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    Perché il Napoli non vuole vendere Raspadori

    Perché il Napoli non vuole vendere Raspadori

    In un Napoli che sta volando in campionato, c’è un giocatore che non sta trovando molto spazio: Jack Raspadori l’abbiamo visto poco in campo nelle prime 14 giornate di campionato; lì davanti è in jolly che può giocare ovunque, ma con Conte ha totalizzato poche presenze tra campionato e Coppa Italia, e la maggior parte sono state manciate di minuti nei secondi tempi. In estate partiva indietro nelle gerarchie dell’allenatore, e lui - per ora - non è riuscito a ritagliarsi lo spazio per poter emergere e far cambiare le idee a Conte. 

    PERCHÉ IL NAPOLI NON VUOLE VENDERE RASPADORI - Nonostante il poco utilizzo, però, Antonio Conte ha già fatto capire di non volersi privare di Raspadori a gennaio. L’ha detto chiaramente, nella conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro il Torino: “Per Jack vale il discorso per gli altri; è un giocatore importante, forte, io ho intenzione di rinforzare il Napoli e non indebolirlo, questo deve essere chiaro a tutti per il presente e per il futuro. Partecipiamo solo al campionato ed i ragazzi non hanno possibilità di altri sfoghi in altre competizioni, se hai solo la Coppa Italia sporadicamente è difficile dare minutaggio anche se poi vedi Raspadori dopo i titolari è forse quello più utilizzato rispetto agli altri. Sta crescendo, ho un'idea mia su Giacomo e sono molto contento. Quando hai questa classifica non significa che hanno contribuito solo i titolari, ma di un gruppo che sta lavorando e tutti vanno nella stessa direzione. Non sarò così stupido da lasciar andare giocatori che ritengo forti”. 

    L’OFFERTA DELL’ATALANTA PER RASPADORI - Conte quindi ha posto un veto sulla cessione di Raspadori, così come fatto in estate per Kvaratskhelia, Di Lorenzo, Anguissa e proprio con Jack. All’ex attaccante del Sassuolo aveva pensato la Juventus che cercava un giocatore con le sue caratteristiche, ma il club che aveva fatto un’offerta concreta è stata l’Atalanta: penultimo giorno di mercato, i nerazzurri si presentano con una proposta da circa 30 milioni sul tavolo del Napoli. Cercano il colpo a effetto, ma non riesce: De Laurentiis scuote la testa, non se ne parla. Nessun rilancio il giorno dopo, l’Atalanta molla la presa e Raspadori resta al Napoli. Con Conte. Che ora vuole tenerselo stretto.

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