Operazione da 5 milioni, a disposizione con la Samp. E il difensore su Twitter scherza con i tifosi bianconeri.
Peluso alla Juve!
Juventus- Peluso , ci siamo. Meglio, «è fatta». Trapela l’ottimismo, prima, poi tocca alle certezze. Figlie di una serie di contatti che si sono infittiti sempre di più - in questi giorni - tra l’amministratore delegato bianconero Giuseppe Marotta ed il direttore generale dell’Atalanta, Pierpaolo Marino . Già in estate, del resto, erano state gettate le basi dell’affare, poi sfumato per un soffio (questione di incastri: la Juventus voleva innanzitutto cedere alcuni giocatori in esubero, e solo dopo procedere all’acquisto del difensore nerazzurro). A questo punto, non si trattava che di definire i dettagli e mettere tutto nero su bianco. A Torino c’era grande ottimismo, a Bergamo c’era la voglia di collaborare («Peluso è richiesto da diversi club - Milan e Napoli in particolare -, ma diamo priorità alla Juventus che lo segue da tempo», Marino dixit). Non restava che far convergere le comuni volontà in un contratto scritto.

FORMULA La questione nodale, dunque, era la “formula”. Con la Juventus che spinge per un prestito oneroso (1 milioni di euro o giù di lì subito) con diritto di riscatto (circa 3 milioni di euro a fine stagione), in modo tale da diluire nel tempo l’esborso economico e soprattutto non gravare sull’attuale bilancio. L’Atalanta, invece, che gioca un po’ al rialzo: di milioni ne vorrebbe 6-7, meglio ancora se tutti subito... Oppure si dice disposta ad un corposo sconto a fronte dell’inserimento di Luca Marrone come contropartita tecnica: un prestito con diritto di riscatto della metà, in modo da potersi garantire “una fetta” di uno dei giovani più promettenti del panorama italiano. Inutile dire che la Juventus non è dell’idea. Il classico gioco delle parti, insomma. Che alla fine ha portato ad un compromesso: prestito oneroso ma a cifre un po’ più alte. Grossomodo un milione subito, quattro a giugno. Con dettagli più specifici che verranno definiti in queste ore.