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Parmamania: rinforzi di qualità
Il Parma è volato in Inghilterra, direzione Birmingham, dove ha incontrato l'Aston Villa e ha testato i progressi della sua preparazione, giunta quasi al termine. Donadoni ha voluto sondare lo stato di salute dei suoi ragazzi, dopo un mesetto di sforzi, di fatiche e di allenamenti duri, alternati a partitelle e a impegni con squadre blasonate (Monaco e Bordeaux nell'ordine). Indipendentemente dal risultato (0-0) la gara contro la squadra inglese ha detto di un Parma quasi rodato, ma con qualche ovvia mancanza, dovuto al ritardi di condizione di qualche singolo, e di qualcuno che deve ancora ambientarsi.
Comprensibile, se si pensa che c'è gente nuova che ha dovuto assimilare il lavoro di Donadoni, se si tiene conto dei tanti giovani in organico, e del fatto che manchi qualche tassello affinché la squadra sia quella che a tutti gli effetti vuole il tecnico. Cassano, ad esempio, non era della partita per un problema al ginocchio, Belfodil continua a stupire e Paletta forse ha convinto, ancora una volta, i più scettici dopo il Mondiale, che ci si può fidare di lui.
E c'è Donadoni che non vede l'ora che finisca il mercato: sia per continuare ad allenarlo, visto che è sotto la lente di ingrandimento dei club di A (Lazio in testa), sia perché solo allora avrà la fisionomia della squadra che ha chiesto. I rinforzi di Donadoni devono essere di qualità, li ha chiesti espressamente così il tecnico, capaci di trattare bene il pallone e di inserirsi negli spazI.
Prima Parolo permetteva questo tipo di gioco, ora che non c'è più si cerca disperatamente il suo sostituto, che potrebbe essere Lodi, come si augura il tecnico che ha già parlato al calciatore, o Bertolacci, in una trattativa che Leonardi sta conducendo personalmente con il Genoa. Difficile che entrambi sbarchino a Parma, ma almeno uno... E Lodi sarebbe più gradito, è quel tipo di calciatore che Donadoni ha voglia di allenare.
I rinforzi chiesti da Donadoni potrebbero essere 2-3, l'unica priorità chiesta dal tecnico è quella di mantenere il livello qualitativo accettabile, senza escludere rifiniture a fine mercato. Esclusi i colpi alla Cassano, solo scambi, e in uscita si aspettano offerte per Biabiany, sempre più lontano. Inter e Wba alla finestra.
Comprensibile, se si pensa che c'è gente nuova che ha dovuto assimilare il lavoro di Donadoni, se si tiene conto dei tanti giovani in organico, e del fatto che manchi qualche tassello affinché la squadra sia quella che a tutti gli effetti vuole il tecnico. Cassano, ad esempio, non era della partita per un problema al ginocchio, Belfodil continua a stupire e Paletta forse ha convinto, ancora una volta, i più scettici dopo il Mondiale, che ci si può fidare di lui.
E c'è Donadoni che non vede l'ora che finisca il mercato: sia per continuare ad allenarlo, visto che è sotto la lente di ingrandimento dei club di A (Lazio in testa), sia perché solo allora avrà la fisionomia della squadra che ha chiesto. I rinforzi di Donadoni devono essere di qualità, li ha chiesti espressamente così il tecnico, capaci di trattare bene il pallone e di inserirsi negli spazI.
Prima Parolo permetteva questo tipo di gioco, ora che non c'è più si cerca disperatamente il suo sostituto, che potrebbe essere Lodi, come si augura il tecnico che ha già parlato al calciatore, o Bertolacci, in una trattativa che Leonardi sta conducendo personalmente con il Genoa. Difficile che entrambi sbarchino a Parma, ma almeno uno... E Lodi sarebbe più gradito, è quel tipo di calciatore che Donadoni ha voglia di allenare.
I rinforzi chiesti da Donadoni potrebbero essere 2-3, l'unica priorità chiesta dal tecnico è quella di mantenere il livello qualitativo accettabile, senza escludere rifiniture a fine mercato. Esclusi i colpi alla Cassano, solo scambi, e in uscita si aspettano offerte per Biabiany, sempre più lontano. Inter e Wba alla finestra.