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    Parmamania: effetto spareggio

    Parmamania: effetto spareggio

    Parma e Inter, con l’Europa in vista. Un piazzamento che salverebbe la stagione dei nerazzurri e confermerebbe Mazzarri alla guida della squadra, dall’altra consacrerebbe quella straordinaria dei gialloblù. E di Cassano, che con il dente avvelenato prova a mordere Mazzarri e i suoi “amici” nerazzurri, dopo aver recuperato dalla botta alla caviglia rimediata a Roma. Il barese sarà al centro dell’attacco crociato, assieme a Biabiany e a Schelotto, in una partita piena di ex che evoca ricordi belli e brutti assieme.

    Il Tardini, da anni, rappresenta un tabù per i nerazzurri che non battono il Parma dal 2008. Tempi duri per i crociati che, dopo una stagione fallimentare, retrocedono nell’ultima gara di campionato per colpa di Ibra che prende a pallonate Pavarini, unico superstite di quella squadra. Tante cose sono cambiate da allora, la retrocessione ti segna e ti insegna. Ora il Parma lotta per obiettivi importanti, l’Europa è a portata di mano, a un passo dal sogno non ci si vuole svegliare, sa che questa è un’opportunità più unica che rara, battere l’Inter vorrebbe dire superarlo in classifica, affrontare le ultime battaglie con una carica in più ed essere padroni del proprio destino, ancora una volta, di più forse.

    Parma-Inter è spareggio vero, Donadoni non lo dirà mai, lo pensa però, lo sa. Spareggio come lo è stato nel 2000, quando Baggio sbatte la porta della Champions in faccia al Parma, o come nel 2004, quando Adriano piega le speranze di Gilardino e compagni e li fa retrocedere nella coppa Uefa. Ma il Parma, le sue opportunità le ha avute eccome, nel ’96 quando Crespo e compagni battono l’Inter e accedono alla Champions, oppure nel 2001, quando Di Vaio manda in Uefa i rivali, senza contare che l’Inter non batte il Parma dal 2008.

    La lotta all’Europa dipende da queste due squadre, le rivali corrono ma se corrono anche loro, sarà difficile prenderli. Sabato inevitabile, qualcuno si fermerà, o forse tutte e due, annullandosi con un pari, certo è che l’effetto spareggio si respira. Parma e Inter, con l’Europa in vista.

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