Il Parma si prepara alla prossima stagione con un po’ di dubbi da sciogliere: il primo è legato alla partecipazione della squadra all’Europa League. Più che nodo, quella dei vertici crociati è ormai una speranza che si fa sempre più flebile, una fiammella che non scalda nemmeno più i tifosi, che aspettano il verdetto e che non credono più alle fiabe da un po’. Prima un rinvio, poi un altro, uno slittamento, le carte e l’ostruzionismo del Torino, in mezzo una questione che sembra essere di stato. Che sta però arrivando alla fine, una fine che non accontenterà il Parma, probabilmente. Ma il mercato va avanti, per quello che può andare avanti, con i sondaggi e le prime operazioni. Dopo Belfodil, il Parma si assicura Afriyie Acquah, centrocampista ghanese che ha riscattato dall’Hoffeneim. Leonardi ha dato al suo allenatore un giocatore importante, che ha condotto una stagione buona e che costituisce uno dei perni da cui ripartire per un’avventura tutta da scoprire. Come tutto da scoprire sarà il nome del tecnico che guiderà i crociati. O meglio, Donadoni che deve scoprirsi, deve decidersi, deve parlare e annunciarsi. Non c’è formalmente bisogno, l’allenatore è in vacanza, ha preferito chiudersi nella sua tenuta pugliese, sta guardando i Mondiali e sta cercando di aspettare l’evolversi delle cose. Nessuno sa, tranne lui ovviamente, quello che ha in testa, ma non è difficile capire che, dopo una stagione condotta a mille, accettare di fare marcia indietro, sarebbe clamoroso, sia come obiettivi, sia come cifre da intascare a fine mese. Il contratto proposto da Leonardi, al ribasso, è stato gentilmente declinato dal tecnico lombardo che, con la sua proverbiale eleganza, ha dribblato tutti e se ne è stato buono ad aspettare gli eventi. Ma aspettare, pare, non gli sia servito a nulla: La Lazio non c’è più, il Milan non c’è mai stato e non gli rimane che la squadra che ha, con un progetto “ridotto”, rischiando di essere prigioniero senza aver fatto nulla. Ora tocca a lui… eliminare i dubbi. Ma quando?