Il Parma naviga a vista e, nell’incertezza generale che avvolge la squadra crociata, ci piomba pure Donadoni che aspetta. Vuole attendere il corso degli eventi, ha detto a Cittaceleste.it, magari vuole abbandonare la nave, attualmente senza comandante, dato che Ghirardi ha rassegnato le dimissioni non più tardi di dieci giorni fa e che, Leonardi, una settimana or sono, ha cercato di quietare la tempesta cercando di tenere tutti uniti nelle difficoltà. Ma la tempesta avanza, si fa minacciosa e forse, stavolta, nemmeno il migliore dei marinai, l’ad, può tenere in piedi la baracca. Un progetto tutto da decifrare, smontato in due parole da Donadoni che, prima non si è visto ritoccare l’ingaggio, anzi, il Parma ha giocato addirittura al ribasso, sia con lui che con Cassano, poi se ne è andato a Roma a parlare con Lotito che gli ha proposto di guidare per due anni la Lazio. Legittimo puntare in alto, infondo sarebbe voluto andarsene anche in caso di Europa League, perché una stagione così non si può ripetere. Neanche al porto di Formello, però, il nocchiero ha attraccato, la sua barca è una di quelle che continua a navigare nell’incertezza, in attesa di uno scorrere degli eventi che si fa complicato. E che passa per il mercato, la solita ancora di salvezza di una società medio-piccola, ridimensionata ancora di più dopo che la Figc ha respinto il ricorso non concedendo la licenza Uefa. Il mercato che la Lazio sta cercando di fare con i giocatori del Parma, preso Parolo, (si attende solo l’ufficialità), si monitora Paletta. Sarebbe proprio da qui, dai soldi liquidi di queste cessioni importanti, che la squadra crociata potrebbe ripartire, con mille dubbi sia sul fronte societario che su quello dell’allenatore. Il Parma naviga a vista, nell’incertezza generale.