Parmamania: mercato apparente
Il Parma, fino al 20 giugno, termine ultimo per risolvere tutte le compartecipazioni, sarà bloccato nei suoi uffici, nelle sedi e all’interno delle holl di alberghi per parlare con questo e con quel direttore sportivo. Fino a quella data, il calciomercato dei crociati sarà solo apparente, con le strategie che non sono ancora state tracciate.
Si parte da un punto chiave, un concetto più che altro: vendere, cercare di tappare qualche buco con giocatori di media fascia, probabili gli inserimenti di calciatori che fanno parte già del giro gialloblù, poi con i soldi ricavati dalle cessioni dei big, Parolo e Paletta su tutti, cercare di aggiustare una squadra con qualche innesto di valore, ma non certo per l’assalto all’Europa.
Con la situazione Donadoni ancora in bilico, il tecnico è nella sua masseria di Puglia, dove guarda i Mondiali e aspetta qualche offerta per “liberarsi” dalle proposte al ribasso del Parma, Leonardi e i suoi fidi assistenti fanno quello che possono. Ghirardi fa un passo avanti: “la società è nelle mani della mia famiglia”, e uno indietro: “non ho cambiato idea sulle dimissioni”, e intanto i tifosi si domandano che ne sarà di loro.
Per quale squadra dovranno tifare, per quali obiettivi concorrere, quali giocatori ammirare. Certo non gente del calibro di Cassano, regalo centenario diventato, forse, troppo difficile da sostenere. Lui adesso ha la testa altrove, come comprensibile, ma dopo la parentesi verdeoro, FantAntonio potrebbe non accettare questo ridimensionamento e, con ogni probabilità, chiedere di essere ceduto.
Al momento nessun segnale in questo senso, ma con Ferrero alla presidenza della Samp, la Nutella diventa sempre più un richiamo … . Vedremo, intanto il mercato apparente continua, va avanti, seguendo una logica presunta: smaltire il gruppone dei calciatori sotto contratto, gestire le comproprietà con il rischio buste sempre più concreto e sperare che, le offerenti per i pezzi pregiati, si facciano avanti, ma solo con proposte serie.
Si parte da un punto chiave, un concetto più che altro: vendere, cercare di tappare qualche buco con giocatori di media fascia, probabili gli inserimenti di calciatori che fanno parte già del giro gialloblù, poi con i soldi ricavati dalle cessioni dei big, Parolo e Paletta su tutti, cercare di aggiustare una squadra con qualche innesto di valore, ma non certo per l’assalto all’Europa.
Con la situazione Donadoni ancora in bilico, il tecnico è nella sua masseria di Puglia, dove guarda i Mondiali e aspetta qualche offerta per “liberarsi” dalle proposte al ribasso del Parma, Leonardi e i suoi fidi assistenti fanno quello che possono. Ghirardi fa un passo avanti: “la società è nelle mani della mia famiglia”, e uno indietro: “non ho cambiato idea sulle dimissioni”, e intanto i tifosi si domandano che ne sarà di loro.
Per quale squadra dovranno tifare, per quali obiettivi concorrere, quali giocatori ammirare. Certo non gente del calibro di Cassano, regalo centenario diventato, forse, troppo difficile da sostenere. Lui adesso ha la testa altrove, come comprensibile, ma dopo la parentesi verdeoro, FantAntonio potrebbe non accettare questo ridimensionamento e, con ogni probabilità, chiedere di essere ceduto.
Al momento nessun segnale in questo senso, ma con Ferrero alla presidenza della Samp, la Nutella diventa sempre più un richiamo … . Vedremo, intanto il mercato apparente continua, va avanti, seguendo una logica presunta: smaltire il gruppone dei calciatori sotto contratto, gestire le comproprietà con il rischio buste sempre più concreto e sperare che, le offerenti per i pezzi pregiati, si facciano avanti, ma solo con proposte serie.
