Parma, D'Aversa: 'Fatti Inter-Napoli? Problema di cultura. Inglese non si è allenato'
Roberto D'Aversa, allenatore del Parma, parla in conferenza stampa alla vigilia del match con la Roma: "Scozzarella non sarà convocato, dobbiamo vedere cos'ha. Ho provato Stulac e Rigoni in quel ruolo. La Roma viene da una partita importante contro il Sassuolo, ha recuperato autostima. I loro terzini spingono molto con gli esterni che si accentrano, hanno qualità in possesso palla. E' una squadra che va limitata, dobbiamo lavorare in modo compatto ed essere umili, mettendo la partita sui giusti ritmi, con determinazione e voglia di vincere i duelli, sfruttando al massimo le occasioni che possono capitare. Di Francesco lo conosco da molti anni e lo stimo anche come uomo, ha fatto la trafila dalla C e lo considero uno dei migliori allenatori italiani. Lo sta dimostrando anche quest'anno nonostante la Roma abbia cambiato molto: è in corsa per il suo obiettivo e ha passato i gironi di Champions. Inter-Napoli? Non è semplice giudicare, ho visto la partita e in diretta non si era capito, mentre dal campo le sensazioni sono state differenti. C'è un problema di cultura, abbiamo da imparare rispetto all'Inghilterra. Il calcio deve essere un evento sportivo, ma purtroppo esistono gli stupidi. Vanno fatte leggi anti-razzismo, servirebbe anche un'educazione diversa fin dalle scuole materne. La Roma ha grande fisicità, sembra una squadra di basket ed è molto forte sulle palle inattive. Zaniolo è giovane ma può già fare la differenza. Vittoria a Firenze? Potevamo sfruttare altre situazioni, come l'espulsione. Hanno fatto tanti tiri, ma hanno tirato spesso da fuori. Tatticamente la squadra ha interpretato bene anche le gare precedenti, ma a Firenze abbiamo fatto gol con Inglese - che pure non era in condizioni fisiche ottimali, non si è allenato né ieri né oggi. Contro il Chievo invece ha preso il palo. A Firenze siamo stati bravi a sfruttare la circostanza, anche segnando in chiusura di primo tempo. L'abbiamo interpretata in modo perfetto, ma con l'umiltà di chi si vuole salvare, e questa deve essere la nostra costante. Bastoni e Zaniolo sono del '99 ma vengono da percorsi diversi. Sono prospetti importanti, Zaniolo gioca anche in un contesto con certe pressioni per cui è già un giocatore importante, Bastoni lo diventerà. Iacoponi dà soddisfazioni anche agli occhi dei più piccoli, è la dimostrazione che nella vita bisogna crederci sempre, lo abbiamo preso quando eravamo in C. Il fatto che stia dimostrando di meritare la A è un orgoglio per me: siamo stati bravi a scegliere il giocatore e l'uomo. La scelta degli uomini nono va sbagliata, io mi ritengo fortunato: tutto il gruppo è composto da grandi uomini. Formazione? Aspettiamo domani".