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    Paloschi e la Dea (bendata): la maledizione dei rigori

    Paloschi e la Dea (bendata): la maledizione dei rigori

    • Marina Belotti
    Dopo la schiacciante sconfitta di domenica rimediata dalla Dea al Sant'Elia e il rigore sbagliato da Paloschi che avrebbe potuto cambiare le sorti del match, un cronista chiede a Gasp in conferenza stampa: "Mister, ma chi è il rigorista dell'Atalanta?". E il tecnico ridendo risponde: "Bella domanda...vorrei saperlo anche io! Non mi è mai capitata una situazione così strana in cui una squadra non ha un suo rigorista fisso." Eppure all'Atalanta è così da un pò di tempo a questa parte. Gli anni passati, quando Denis non era al top della forma e qualche volta sbagliava dal dischetto, ci provarono anche gli altri. Moralez, Pinilla, ma nulla, la palla non entrava. Quest'anno l'Atalanta sembra aver trovato non solo la sua pepita d'oro con il fiuto del gol, ma anche il suo rigorista: Kessié. Per Paloschi però è troppo importante sfatare la striscia negativa di rigori sbagliati e domenica si presenta risoluto all'appuntamento con il gol, calciando la sfera dagli 11 metri. Addosso a Rafael. Ora, andando a ritroso nel tempo, scopriamo un'interessante curiosità su Paloschi e i rigori. L'ultimo penalty messo a segno dall'attaccante infatti risale addirittura al 6 dicembre 2015, in Chievo-Frosinone.
    Da allora il buio. La settimana successiva infatti, il 13 dicembre, gli viene ancora offerta l'opportunità di segnare con la maglia del Chievo. E sbaglia. Chi si ritrova davanti in quell'occasione? Nientemeno che Marco Sportiello. Il mese seguente, il 24 gennaio 2016, Paloschi va di nuovo sul dischetto per tirare. Sbaglia. E questa volta davanti a lui c'è un certo Berisha. Che sia un caso? Al trofeo Fra.mar del 17 luglio 2016 l'Atalanta lo incarica di battere dagli 11 metri e lui manca il bersaglio: il suo compagno di squadra è proprio Sportiello. E quando domenica tira in area piccola e non firma il pareggio, dall'altro capo del campo lo fissa Berisha. Sfortuna, Dea bendata,coincidenze o semplicemente un periodo no: quello che importa è che Paloschi non è sereno fisicamente e psicologicamente e, per il bene dell'Atalanta, dovrebbe lasciare il tiro dal dischetto a chi se la sente di più. Gasp è d'accordo: "Il giocatore designato per tirare dal dischetto domenica era Kessié, anche se ha preferito calciarlo Alberto."
    L'Atalanta non può permettersi di sbagliare un rigore, nemmeno se serve a sfatare un destino avverso.

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