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Pagotto: 'Meret via da Napoli? Inter, Roma o Juve. Donnarumma ha scelto solo i soldi'
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MERET - "A parte la personalità, credo che l'amore tra Meret e Napoli non è mai scoccato. Dall'inizio è sempre stato molto criticato senza alcun motivo. Quando si criticano le persone senza ragione, poi quando qualche motivazione c'è dopo i conti non tornano. Questo è un ragazzo che, a parte l'anno scorso dove hanno fatto tutti bene, lo hanno sempre messo sulla graticola. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, certo è che una piazza come Napoli non è facile ritrovarla. Se vai via da Napoli, quali sono le opzioni? Inter, Roma, Lazio, Torino, Juve... Sono quelle lì, giusto quattro o cinque. Non è facile per lui andar via e pensare di rimettersi in discussione. Bisogna trovare una piazza adeguata a lui. Anche perché l'anno scorso ha vinto uno Scudetto, è ancora giovane, è un Nazionale. E' un capitale della società, anche muovendosi un club dovrà comprarlo, perché non penso che il Napoli lo mandi in scadenza".
SOMMER - "Onestamente non pensavo che potesse rendere così tanto nel nostro campionato, perché tecnicamente non è che mi piaccia tantissimo come portiere. Però è molto efficace. Poi quando la squadra va bene ne giovano un po' tutti, specialmente il portiere. Lì è l'insieme di situazioni dove permettono a tutti di dare il massimo e di essere sempre al 100%"
RUI PATRICIO - "Purtroppo il portiere è soggetto ai risultati. Anche la stessa prestazione viene valutata in base al risultato della squadra. Se tu ci fai caso, nella pagella: se la squadra vince e il portiere fa benissimo, prende 7,5; se il portiere fa bene, ma la squadra pareggia, prende 7; se la squadra perde e il portiere fa bene siamo a 6,5. Stiamo parlando di un portiere che ha sempre fatto bene, però è soggettivo al risultato della squadra. Non c'è una grande situazione logica quando si valuta il portiere".
MAIGNAN - "Maignan è partito bene il primo anno. Poi ha avuto questo infortunio, è rientrato e ha fatto fatica. Adesso sta tornando pian piano ai suoi livelli. Però siamo sempre lì. Il Milan non sta facendo bene e quindi purtroppo non viene sottolineato. Nel momento in cui i rossoneri riusciranno a vincere qualcosa, si accorgeranno che hanno un gran portiere. Se ne sono accorti già quando hanno vinto lo Scudetto".
VICARIO E CARNESECCHI - "Nuovi portieri? Qui in Italia c'è qualcosina che sta venendo su. Mi piace molto Carnesecchi, il suo problema è solo ed esclusivamente fisico. E' molto fragile, rischia sempre di farsi male non riuscendo a fare un campionato intero. Mi piace Montipò, ma anche Vicario che oggi è al Tottenham. C'è stato un periodo di buio, ma adesso pian piano stiamo ritrovando qualche portiere. Il problema è dargli il tempo di sbagliare. Specialmente quando è giovane, bisogna dare possibilità al portiere di sbagliare. Il nostro cervello è un computer, resetta e impara crescendo e sbagliando. Se tu non gli dai la possibilità di sbagliare non impara mai, a meno che non si tratti di un robot".
DONNARUMMA - "La differenza tra Donnarumma e Vicario è che purtroppo non si riuscirà mai più a vedere quanto possa essere forte Donnarumma. Lui è partito troppo forte. Nel senso che già da giovane aveva già degli ingaggi stratosferici, è normale che quando uno guadagna certe cifre fatica a mettersi in discussione. Un ragazzo giovane, nel suo periodo di maturità... Sfido chiunque ad andare durante la settimana ad allenarsi e spaccarsi il culo per cercare di portare a casa dei risultati. Bisogna dire la verità, tutto gira intorno ai soldi. Sì, si fa per una cosa personale, per la squadra. Ma sono professionisti. Se questo ragazzo a vent'anni già guadagnava 8 milioni di euro, oggi si è pregiudicato una crescita tecnica incredibile. Poi è andato al PSG sbagliando. E' un portiere che ha dato il 65-70% delle possibilità che può dare. Ha ragionato per i soldi e non per la sua crescita tecnica e professionale"