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"Non chiedetemi cose che non farò": Antonio Conte risponde così al coro anti-Juve dei tifosi del Napoli
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Antonio Conte ha voglia di andare e di corsa e di riportare quanto prima il suo Napoli ai fasti del recente passato, lasciando definitivamente alle spalle la scorsa disastrosa stagione vissuta dai campioni d’Italia del 2022. Sudore, disciplina e spirito di sacrificio per riportare il club partenopeo a giocarsela con le tradizionali big del nostro campionato e provare ad entrare nei cuori dei sostenitori azzurri alla pari di un certo Luciano Spalletti, l’uomo che ha riportato il tricolore dopo 33 anni di lunghissima attesa. E per provare a farlo sentire da subito uno di loro, alcuni sostenitori azzurri presenti a Dimaro nella serata di presentazione della squadra hanno provato a coinvolgerlo nel tradizionale rito dei cori. In particolare quello rivolto contro i più acerrimi rivali del Napoli, la Juventus.
Al momento dell’arrivo di Antonio Conte sul palco, il primo della lista in attesa del gruppo dei calciatori, nel momento in cui si è levato il canto “Chi non salta juventino è”, la risposta del neo tecnico azzurro è stata molto chiara: "Chiariamo una cosa. Nel calcio come nella vita ci vuole sempre rispetto. E' giusto che voi siate tifosi e giustamente supportate la nostra squadra. Io sarò sempre una persona molto educata e rispettosa. Non mi chiedete cose che non farò ma non per una singola squadra ma per tutte le squadre perché noi allenatori dobbiamo dare l'esempio positivo. Poi quello che vi posso dire oggi è che voi avete il primo tifoso del Napoli qui sul palco".
Un modo elegante per evitare l’imbarazzo di doversi prestare ad un gesto che Antonio Conte non avrebbe sentito come suo. Troppo forte il suo legame con la Juventus, da calciatore prima dal 1991 al 2004 e da allenatore poi dal 2011 al 2014, nonostante nella sua seconda vita nel mondo del calcio il tecnico salentino ha già sfidato la sua ex squadra alla guida dell’Inter. Con momenti di forte tensione che non sono mancati, in particolare con l’ex presidente Andrea Agnelli. Non abbastanza, evidentemente, per saltare insieme ai suoi nuovi tifosi, quelli del Napoli.
Al momento dell’arrivo di Antonio Conte sul palco, il primo della lista in attesa del gruppo dei calciatori, nel momento in cui si è levato il canto “Chi non salta juventino è”, la risposta del neo tecnico azzurro è stata molto chiara: "Chiariamo una cosa. Nel calcio come nella vita ci vuole sempre rispetto. E' giusto che voi siate tifosi e giustamente supportate la nostra squadra. Io sarò sempre una persona molto educata e rispettosa. Non mi chiedete cose che non farò ma non per una singola squadra ma per tutte le squadre perché noi allenatori dobbiamo dare l'esempio positivo. Poi quello che vi posso dire oggi è che voi avete il primo tifoso del Napoli qui sul palco".
Un modo elegante per evitare l’imbarazzo di doversi prestare ad un gesto che Antonio Conte non avrebbe sentito come suo. Troppo forte il suo legame con la Juventus, da calciatore prima dal 1991 al 2004 e da allenatore poi dal 2011 al 2014, nonostante nella sua seconda vita nel mondo del calcio il tecnico salentino ha già sfidato la sua ex squadra alla guida dell’Inter. Con momenti di forte tensione che non sono mancati, in particolare con l’ex presidente Andrea Agnelli. Non abbastanza, evidentemente, per saltare insieme ai suoi nuovi tifosi, quelli del Napoli.