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Al Napoli non serve Haaland: segna anche Ostigard, la squadra è più forte del singolo
I CAMBI CHE INCIDONO - Ieri contro i Rangers Spalletti si è potuto permettere il lusso di cambiare ben sei giocatori rispetto agli undici iniziali in campo all'Olimpico contro la Roma. Il risultato? Sempre lo stesso, il Napoli ha vinto e convinto segnando altri 3 gol. Tra i protagonisti Leo Ostigard, che ha messo a segno una marcatura storica, la numero 100 per il Napoli in Champions League. Proprio il difensore ex Genoa è sceso in campo da "riserva", sostituendo il titolare del momento, Juan Jesus, rendendosi protagonista di una grande prova difensiva e segnando, appunto, il gol che ha chiuso definitivamente il match. Questo indica quanta importanza dia Spalletti a ogni singolo giocatore. È la mentalità di questo Napoli che è impressionante, tutti gli elementi del gruppo si sentono protagonisti. Chiunque entri è pronto per fare la differenza.
NUMERI PAZZESCHI - Si vede un Napoli che vince, ma anche che domina e i numeri lo confermano. Gli azzurri e il Bayern sono le uniche due squadre a punteggio pieno in questa fase a gironi della Champions League. Ma nessuno ha segnato tanto quanto la squadra di Luciano Spalletti: ben 20 i gol messi a segno, con una media di 4 a partita. Uno dei migliori attacchi d'Europa, perché tra campionato e Champions il Napoli ha realizzato 46 gol e solo Bayern (48) e Manchester City (47) hanno segnato di più. In questi 47 gol della squadra di Guardiola c'è lo zampino del solito Haaland che ne ha segnati ben 22 da solo. Il Napoli non ha Haaland nella sua rosa, eppure segna proprio come il City. Come detto, dunque, è la profondità di rosa, l'importanza di tutti a fare la differenza. Infatti con il gol di Ostigard il Napoli è arrivato ad avere sedici giocatori diversi che sono andati a segno in stagione. Sono undici differenti in Champions. Tra i giocatori di movimento mancano le reti solo di Rrahmani, Zanoli, Mario Rui, Demme, Gaetano e Zerbin.
GLI ATTACCANTI NON SI FERMANO - Per una squadra che segna tanto servono anche degli attaccanti che facciano la differenza. E lì davanti c'è veramente l'imbarazzo della scelta. Il capocannoniere è Kvaratskhelia a quota 7 gol e Spalletti ha potuto lasciare lui e Osimhen in panchina per 90 minuti contro i Rangers. Uno dei motivi principali si chiama Giovanni Simeone, che ha dimostrato di avere una fame pazzesca. Ieri una doppietta in 16 minuti da attaccante vero. Quinto e sesto gol della sua stagione, il Cholito è il giocatore con la media realizzativa più alta dato che segna un gol ogni 61 minuti di gioco. Il Napoli oggi è un giocattolo che funziona in una maniera eccellente, capace di sopperire ad assenze di un peso importante. Per un mese la squadra ha vinto senza Osimhen, continuando a farlo senza Rrahmani e Anguissa nelle ultime sfide. Non c'è tempo per guardare chi è fuori, questo Napoli è bravissimo a gestire le risorse, ad andare in campo con tutta la rosa sempre con gli stessi risultati.