Negata ancora la registrazione di Dani Olmo: ora il Barcellona può andare solo per vie legali
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UN ALTRO NO - I blaugrana, al momento dell'acquisto, erano consapevoli del fatto che il problema si sarebbe presentato a quattro mesi di distanza, ma anche con tre giorni di proroga rispetto alla scadenza iniziale fissata al 31 dicembre 2024 non sono riusciti a reperire i fondi necessari. A questo punto, l'unica opzione è procedere per vie legali.
DANI NON MOLLA - L'agente Andy Bara continua ad assicurare che le porte del mercato sono chiuse, dato che Olmo vuole rimanere in Catalogna in tutti i modi, ma anche con una vittoria in Tribunale, qualora venisse esplorata questa via, le tempistiche non sarebbero brevi. "Non sono contento, è ovvio", ha detto il tecnico Hansi Flick, "ma mi fido della società. Io faccio l'allenatore, del resto devono occuparsi loro".
GLI ALTRI NON CI STANNO - C'è inoltre da considerare la grande pressione esercitata da tutti gli altri club della Liga affinché le regole vengano rispettate, specialmente quando è coinvolto il Barcellona dopo lo scoppio in questi mesi del caso Negreira, ovvero uno scandalo di corruzione arbitrale che ha visto protagonisti proprio i blaugrana. "Spero che le norme rimangano le stesse per tutti", il breve commento del tecnico dell'Atletico Madrid Diego Simeone.
IL PRECEDENTE - Nel 2015, destò un gran polverone la vicenda Kike Garcia all'Eibar: i baschi non poterono registrare il nuovo giocatore perché inviarono la documentazione con un minuto di ritardo. Un solo minuto, mentre stavolta al Barcellona sono stati concessi altri tre giorni. Già questo, secondo molti in Spagna, è scandaloso, figurarsi se poi Olmo dovesse in qualche modo riuscire a rimettere piede in campo con la maglia del Barça....
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Se le stesse regole venissero applicate in Italia Inter, Roma, Juve e Milan sarebbero in B