
NBA, i 10 momenti iconici del 2020: le vittorie e i drammi
SCORRI PER SCOPRIRE I 10 MOMENTI ICONICI DEL 2020 DELLA NBA

1) Il quarto titolo del Re - Lo aveva promesso e ha mantenuto la parola: LeBron James è tornato a vincere il titolo e lo ha fatto con la terza squadra diversa. Dopo Miami e Cleveland, King James ha riportato sul tetto del mondo anche i Los Angeles Lakers, che mancavano all’appello dei vincitori dal 2010. Un titolo aspettato e desiderato, che ha consegnato LeBron, ancora di più di quanto già non lo fosse, alla leggenda.

2) Il secondo titolo da MVP di Giannis - La lega ha ormai da due anni in Giannis Antetokounmpo il suo MVP. Due stagioni consecutive culminate con il premio di miglior giocatore della lega, numeri e giocate da capogiro: il greco è ormai entrato nel firmamento delle stelle della NBA. In più, il premio di Difensore dell’Anno, come solo Jordan e Olajuwon prima di lui. E poi il rinnovo di contratto, il più ricco della storia, per puntare al titolo con i suoi Bucks.

3) Lo stop per la pandemia - Inutile negarlo: lo stop alla NBA, lo scorso 12 marzo, dopo il primo positivo, Rudy Gobert, resterà negli annali della lega. Il francese fu il primo ad essere trovato positivo al virus: da lì, in rapidissima successione, la lega decise di sospendere, a data da destinarsi, il campionato. Una stagione difficilissima, conclusa solo per la straordinaria idea di creare una bolla iper-protetta.

4) La bolla di Orlando - Un’idea clamorosa, apparentemente irrealizzabile che ha invece permesso di portare a termine la stagione. La bolla creata nel complesso di Disney World ha permesso alla NBA di concludere un campionato che, nei mesi precedenti, sembrava ormai destinato a una conclusione anticipata. Invece la bolla ha funzionato egregiamente: 0 positivi registrati. Chapeau.

5) Le proteste dei giocatori - Il 2020 è stato anche l’anno della morte di George Floyd e delle proteste del movimento “Black Lives Matter”, che hanno scosso gli Stati Uniti da cima a fondo. Le violenze da parte della polizia hanno suscitato l’indignazione anche dei giocatori. In particolare dei Bucks, che dopo l’ennesimo caso, hanno disertato una partita e minacciato di interrompere la stagione, già messa a dura prova. Un caso di protesta generale mai visto prima.

6) La morte di Kobe - È quasi passato un anno da quel maledetto 26 gennaio, quando Kobe Bryant, sua figlia Gigi e gli altri passeggeri persero la vita nel tragico incidente d’elicottero. Una tragedia che ha sconvolto l’intero mondo dello sport, che ha pianto uno dei suoi interpreti più iconici di ogni tempo.

7) La nuova stella di Doncic - Il 2020 è stato anche l’anno della definitiva consacrazione di Luka Doncic, ormai destinato a diventare uno dei migliori giocatori della lega. Lo sloveno ha trascinato i suoi Mavericks ai Playoff, dopo una stagione magnifica che gli è valsa l’inserimento nel primo quintetto NBA. E anche ai Playoff ha mostrato tutto il suo talento, dando diversi grattacapi ai Clippers, tra cui un memorabile buzzer-beater.

8) Le clamorose rimonte dei Denver Nuggets - Essere sotto 3-1 in una serie di Playoff vuol dire, nella quasi totalità dei casi, essere condannati ad un’eliminazione certa. A scombinare ogni pronostico e a ribaltare questa tradizione è toccato ai Denver Nuggets. Sia al primo turno Playoff, quando è toccato agli Utah Jazz subire questa sorte; sia al turno successivo quando, contro i quotatissimi Clippers, Jokic e compagni sono risorti dal baratro un’altra volta.

9) Lillard al comando - Tra i tanti giocatori che hanno regalato prestazioni memorabili all’interno della bolla non si può non citare Damian Lillard. La stella dei Portland Trail Blazers ha letteralmente trascinato ai Playoff i suoi compagni con delle prestazioni mostruose. 51 punti contro i Sixers, 61 contro Dallas, altri 42 contro i Nets. “Voglio che il mio nome sia rispettato”, diceva Lillard: il premio di MVP della bolla è il riconoscimento più adeguato

10) La cavalcata di Miami - Ad affrontare i Lakers, ad Est, gli addetti ai lavori prevedevano un nome, quello dei Bucks. O, esagerando, un nuovo derby contro i Boston Celtics. Invece, sconvolgendo ogni pronostico, i Miami Heat hanno regalato una delle cavalcate Playoff più memorabili degli ultimi tempi. I ragazzi di coach Spoelstra si sono dovuti arrendere solo in finale, dopo aver giocato delle partite davvero eccezionali.