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    Napoli, tre innesti per la svolta Scudetto

    Napoli, tre innesti per la svolta Scudetto

    • Giovanni Scotto
    L’ ex direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon ha visto la “sua” creatura subissare il Verona e condannare la sua prima stagione con la nuova squadra a una prova durissima. Del Napoli che lo ha battuto, ben sette undicesimi erano giocatori arrivati sotto la sua gestione, otto considerando Reina che lo scorso anno era assente. Solo tre innesti (o due e mezzo considerando sempre lo spagnolo) per una squadra che, però, ha cambiato completamente rendimento.

    LA SVOLTA A DESTRA - Hysaj sulla fascia destra e Allan a centrocampo. Oltre che Reina tra i pali. Era tutto quello di cui il Napoli aveva bisogno? Forse no, ma il ritorno del numero uno ha dato tranquillità a tutta la squadra. Il suo carisma da leader ha offuscato le parate, visto che l’ex Liverpool è tra i meno impegnati della Serie A. E il “piccolo” Hysaj, arrivato tra lo scetticismo generale (la piazza empolese non “tirava”) ha migliorato molto la fase difensiva con l’utilizzo perfetto delle diagonali. Allan in mezzo al campo ha dato finalmente l’apporto di quantità e qualità che si desiderava da anni.

    VECCHIA CONOSCENZA - Due giovani, e volendo una scommessa: Hysaj, appunto, che nelle prime giornate aveva fatto disperare i tifosi azzurri per un rendimento balbettante (giustificato dall’utilizzo a sinistra, non il suo settore di competenza). Oggi punto di forza, e giocatore che chiunque “vedrebbe” bene in qualsiasi altra big. Con De Laurentiis che ringrazia perché il suo prezzo è praticamente triplicato. Allan era invece un acquisto atteso, accolto con entusiasmo. Corsa e gol, per un costo non esiguo, ma anche per il brasiliano la quotazione sale a vista d’occhio e per lui si parla anche di nazionale brasiliana. E poi c’è Reina, che probabilmente finirà la carriera al Napoli e che in azzurro è diventato leader di questa squadra.

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