Napoli, Insigne: prodezze contro gli insulti
Insigne apre il match, Gonzalo Higuain lo segue a ruota. Come contro la Juventus e la Fiorentina, così anche a Verona. Lorenzo esulta e zittisce il Bentegodi, uno stadio che evidentemente gli porta bene. Già, perché il 12 gennaio 2014 si sbloccò proprio contro il Verona nello 0-3 che il Napoli di Benitez impose alla squadra gialloblù. A distanza di quasi due anni, tante cose sono cambiate. A partire dalla vena realizzativa di Insigne, arrivato al settimo gol stagionale. Dopo un mese di digiuno, Lorenzo ritorna “Magnifico” con un gol che permette al Napoli di vincere la resistenza del Verona di Mandorlini.
Una gioia incontenibile, perché questo gol ha un valore che va oltre il semplice vantaggio che il Napoli in quel momento aveva raggiunto. Per tutta la partita, infatti, Insigne era stato beccato dal Bentegodi. Come sottolinea il “Roma”, era l'unico napoletano presente in campo e i tifosi del Verona lo hanno “omaggiato” con più di qualche coro, in nome della storica rivalità che esiste tra le due città. Colpire Insigne per mandare un messaggio a tutta la città di Napoli, era questo l’intento dei tifosi gialloblù presenti al Bentegodi. Insulti, offese che Insigne ha scacciato via con il suo destro e con l’esultanza rabbiosa. Un salto di gioia, la corsa verso la panchina ed i baci alla maglia azzurra.