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    Napoli, Lukaku e i primi fischi dei tifosi: sfida la “sua” Inter per scacciare l’ombra di Osimhen

    Napoli, Lukaku e i primi fischi dei tifosi: sfida la “sua” Inter per scacciare l’ombra di Osimhen

    • Giovanni Annunziata
    Romelu Lukaku rappresenta un po’ l’acquisto dell’estate per il Napoli, forse per l’intera Serie A. Tutto l’entusiasmo che ha portato con sé da quando è stato accostato ai colori azzurri fino al suo arrivo ai piedi del Vesuvio hanno fatto schizzare alle stelle le aspettative. È stato tanto voluto da Antonio Conte, che con lui a Milano, sponda nerazzurra, ci ha vinto uno scudetto.

    RITORNO A SAN SIRO - È proprio lì che Lukaku tornerà domenica sera, lo aspetterà un San Siro gremito e carico. Non come lo ha riaccolto due stagioni fa, ma come lo ha fatto lo scorso anno. Quando indossava la maglia della Roma, con i fischi nei suoi confronti che si sono sentiti in una maniera forte e chiara. Questioni di scelte, di accostamenti alla Juve, di modalità che non sono andate giù al popolo nerazzurro.

    NAPOLI? SERVE DI PIÙ - Di fischi ne ha ricevuti alcuni anche nella sua ultima apparizione al Maradona, quando è stato sostituito in occasione del match contro l’Atalanta. I tifosi del Napoli non hanno apprezzato appieno la prova del belga, che non solo è rimasto a secco di goal, ma si può dire sia stato praticamente annullato da Hien. Ci si aspetta di più, si chiede di più a quello che il punto di riferimento dell’attacco di Conte, che crede tanto nei goal e nelle prestazioni di Lukaku e chiaramente lo proporrà di nuovo a guidare il reparto offensivo contro l'Inter. I numeri raccontano di quattro reti e quattro assist. Non si può dire sia un disastro, però può e deve dare di più, soprattutto per quanto riguarda l’aiuto nella manovra della squadra.

    L’OMBRA DI OSIMHEN - Intanto a Napoli c’è qualche nostalgico di Victor Osimhen. Fin da subito in tanti ne sentivano la mancanza, visto quanto fatto nella sua esperienza ai piedi del Vesuvio. È cambiato tanto il modo di interpretare il ruolo di centravanti, passando da un numero nove molto dinamico, sempre in movimento, a Lukaku, che invece gioca tanto spalle alla porta, provando adesso riferimento per i propri compagni, tuttavia essendo più prevedibile. Nonostante la grande esperienza, il passato notevole di Big Rom, quella di Osimhen non è un'eredità di poco conto. Lui cerca di pensare al campo e agli stimoli, che potrebbero arrivare proprio dall'Inter, domenica a San Siro. Un ritorno da grande ex, nella speranza di incidere come fatto qualche giorno fa con il Milan. Scacciando via qualche ombra, allontanando qualche fischio, rendendo felice chi si è speso tanto per averlo, ovvero Conte.

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