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Napoli, l'Arabia chiama Osimhen. Troise: 'I contratti faraonici fanno la differenza'
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IL CANNAVARO ALLENATORE - "È un perfezionista. Non è facile lavorare con un idolo e una leggenda. Io porto massimo rispetto per quello che è stato come calciatore e ora come allenatore. Per me è il Mister, ho superato quello che siamo stati da giovani. È molto professionale: sempre il primo ad arrivare il campo e, nonostante il numeroso staff di cui si compone, vuole sempre avere il controllo su tutto. Come nella carriera da calciatore, dove dicevano che non avesse il fisico per fare in difensore, anche ora si avvale della sua incredibile scaltrezza e furbizia per valorizzare al meglio i suoi progetti. È un allenatore molto esigente lavorativamente parlando. Per la personalità e il carisma che trasmette, lavorerebbe meglio in un top club rispetto a squadre di categoria minore".
Oltre a questo, si è trattato anche di Victor Osimhen:
OSIMHEN - "Osimhen per il Napoli è di estrema importanza, perché ha una grande personalità. È il vero leader caratteriale del gruppo. Il suo apporto in campo serve sia in termini di gol sia di personalità per far sì che la squadra cresca di autostima. In merito al suo futuro, quando c'è un cambio di allenatore succede sempre qualcosa: le tensioni diminuiscono e certe situazioni negative vengono riazzerate. Oggi, però, fanno la differenza i contratti faraonici che vengono proposti in altri campionati. Io non credo che Osimhen possa cambiare idea sul suo futuro in relazione all’allenatore del Napoli. Bisogna capire se vuole confrontarsi con altri campionati e vuole guadagnare altri soldi. Non influirà sulla scelta solo il cambio dell’allenatore". Tutte le dichiarazioni, comprese quelle sul nuovo ciclo di Mazzarri, solo su Numero Diez.