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    Moratti: "Per mia moglie dovrei ricomprare l'Inter, ho nostalgia. Inzaghi è formidabile"

    Moratti: "Per mia moglie dovrei ricomprare l'Inter, ho nostalgia. Inzaghi è formidabile"

    • Andrea Distaso
    Intervistato dal Quotidiano Sportivo, l'ex patron dell'Inter Massimo Moratti si confessa sulla sua passione per i colori nerazzurri. Raccontando alcuni curiosi retroscena, come il giorno nel quale si materializzò l'acquisto del club nel 1995, rilevandolo da Ernesto Pellegrini. “Avevo promesso a Milly che non l’avrei fatto, lei preferiva destinare in solidarietà quei quattrini. Ma la passione fu più forte. Mia moglie apprese la notizia dalla televisione. Non voleva più farmi entrare in casa. Lei mi disse che dovevamo impegnarci per aiutare chi soffre. Le risposi con una battuta: conosci qualcuno che soffra più degli interisti, mentre il Milan di Berlusconi vince tutto e la Juve sta tornando grande? Così, mi perdonò”.

    Il racconto di Massimo Moratti non si ferma qui e si addentra in alcuni dettagli dal punto di vista sentimentale: “Pentito di aver acquistato l’Inter? Sinceramente no, mai. Almeno per ora, almeno finora. Però, vuol sapere una cosa buffa? Si è pentita la mia signora. Fosse per lei, dovrei ricomprare la Beneamata qui e ora. Come si fa a non avercela, la nostalgia? Sentimentalmente era più bello una volta. Però bisogna essere realisti. In Inghilterra i padroni sono appunto tutti stranieri e la Premier è bellissima. Bisogna evitare i luoghi comuni. Giusto per fare un esempio, quelli di Oaktree all’Inter si stanno dimostrando bravissimi. Dopo di che è giusto ammettere che a livello emozionale c’è una differenza. Non necessariamente negativa. Mi spiego: meno conosci il proprietario e più da tifoso ti appassioni alla squadra, ti identifichi con il valore ideale del club”.

    Sulla cessione dell'Inter ad Erick Thohir nel 2013: “Semplicemente è cambiato il mondo, non solo il tempo. Io sono stato tra i primi a cedere all’estero, quando vendetti l’Inter a Thohir, l’indonesiano. Avevo visto cosa stava accadendo nella Premier inglese. L’esplosione dei costi, la globalizzazione dei capitali, eccetera. Era ed è una tendenza impossibile da contrastare, o quasi”.

    Infine Massimo Moratti ha un pensiero, nell'intervista al Quotidiano Sportivo, per l'Inter di oggi che, dopo la conquista dello Scudetto della seconda stella nella passata stagione, resta la squadra da battere pure quest'anno: "L’Inter può arrivare ovunque! Io vedo una squadra d’acciaio, che non si smarrisce mai. Il valore aggiunto è l’allenatore, Inzaghi è formidabile. La squadra che ho amato di più? Non è l’Inter di Mourinho quella che ho amato di più, sebbene conservi un ricordo incredibile. Ho amato di più la squadra di Simoni, con il primo Ronaldo. Vinse meno di quanto avrebbe meritato e più tardi abbiamo anche scoperto perché”.

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