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    Milanmania: Montella, por què? Squadra senza qualità, ma l'Aeroplanino è colpevole

    Milanmania: Montella, por què? Squadra senza qualità, ma l'Aeroplanino è colpevole

    • Luca Serafini
    Sarà più il Crotone ad essere infuriato: il Milan è riuscito a stroncargli l’impresa di Genova e soffocargli l’urlo di una rimonta sensazionale, invece dal potenziale -2 all’invariato -5 non passa differenza alcuna, se non che la prossima settimana proprio il Crotone aspetta i rossoneri. Niente da fare, questo girone di ritorno è stato un ottovolante, su e giù e alla fine giù, Lazio e Atalanta oltre a meritare – al momento – per regolarità e convinzione, hanno allungato e la faccenda Europa si complica non poco.

    Nel clamoroso sfascio del weekend milanese l’unica soddisfazione è la stroncatura delle deliranti accuse laziali di favoritismi nei confronti di questi due vecchi, malati pachidermi che sono ormai Inter e Milan. Quando abbiamo scritto qualche settimana fa come fossero assai più importanti queste partite “scontate” rispetto agli scontri diretti o comunque con avversari di prima fascia, ci hanno creduto in pochi. Invece la sintesi della stagione milanista è proprio questa: sempre all’altezza nelle sfide a Juve, Roma, Lazio, Atalanta, Inter e Fiorentina, la truppa si è sfaldata contro Pescara ed Empoli (5 punti lasciati sul campo in 20 giorni!), Torino, Udinese, Sampdoria, racimolando la miseria di 2 punti in queste sole 5 partite. Quando hanno contato l’orgoglio e l’adrenalina, il Milan è uscito con onore anche quando ha perso, ma quando si è trattato di ricorrere a qualità, fantasia, idee, si è miseramente sfaldato accompagnando sul banco degli imputati lo stesso Montella. Prima di parlare di lui, però, per quanto ci riguarda è più serio analizzare i primi tempi del derby (dominato, parziale 2-0 per l’Inter) e con l’Empoli (dominato, parziale 1-0 per i toscani). Serve un grande centravanti. Serve che Deulofeu e Suso non si specchino nel lago, serve che gli inserimenti e le conclusioni dei centrocampisti siano più frequenti e concrete, che i terzini spingano con costrutto finale, che la difesa non si addormenti alla prima difficoltà. Riassunto: serve maggiore qualità, in tutti i reparti. Non ci si può far condizionare da quello che di buono hanno fatto a turno un po’ tutti, perché non è stato comunque sufficiente per rendere questa squadra competitiva ad alto livello, anzi rischia di fuorviare il giudizio generale complessivo sulla rosa. Oggi Inter e Fiorentina insidiano il 6° posto più di quanto non siano ragionevolmente raggiungibili il 5° o addirittura il 4°. Questa è la realtà a 5 giornate dalla fine.

    Montella. Sarebbe bello chiedergli – oltre alla solfa sul suo contratto e sul suo futuro, che non possono e non devono essere messi in discussione – come mai Kucka e Locatelli si siano dissolti, come mai non possa esistere altro modulo che escluda Bacca o Lapadula visto che per farne uno devono giocare insieme tutti e due, infine perché appunto il suo Milan sia la squadra che più di ogni altra abbia messo in difficoltà la Juve in 2 gare di campionato e 2 tra Supercoppa e Coppa Italia, per poi non trovare il modo di sperperare una montagna di punti nelle occasioni più abbordabili. Non basta parlare di sfortuna e di rigori sbagliati, quelli sono argomenti da Lotito. Al Milan è tempo, è ora di tornare a parlare seriamente di calcio.  

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