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    Momenti Di Gioia: storica prima per Bale e co, con dedica a Gary Speed

    Momenti Di Gioia: storica prima per Bale e co, con dedica a Gary Speed

    "In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia""

    Quello del 2016 in Francia sarà un Europeo storico per parecchie nazioni: dopo l'allargamento a 24 squadre voluto dal presidente UEFA Michel Platini, in molti hanno potuto festeggiare una storica prima partecipazione alla massima competizione europea per nazionali. Soprattutto per le componenti del Regno Unito il torneo transalpino sarà un evento da ricordare per sempre: per la prima volta infatti tre squadre britanniche, Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles appunto, parteciperanno sicuramente alla fase finale di un europeo, in attesa della cugina di secondo grado Eire, che affronterà i playoff a novembre.

    REGNO UNITO CAPUT EUROPAE - La vera favola è però quella che coinvolge i Dragoni, anzi la Tîm pêl-droed cenedlaethol Cymru, ovvero la nazionale gallese di Gareth Bale, passata dall'82esimo posto nella classifica del ranking Fifa, dietro Armenia, Macedonia e Uzbekistan, all'ottavo, con la previsione di superare il Brasile nelle prossime settimane. Assieme all'Irlanda del Nord, si tratta di una storica prima volta all'Europeo. Solamente nel 1958, ai Mondiali, il Regno Unito aveva piazzato più partecipanti alla fase finale di un torneo, 4 su 4 - Inghilterra, Irlanda del Nord (che centra la prima qualificazione all'Europeo, ma ha partecipato a ben tre mondiali, nel 1958, nel 1982 e nel 1986) e Scozia, che questa volta non c'è. Nel 1982, al Mondiale in Spagna, invece si erano qualificate in tre: Inghilterra, Irlanda del Nord e Scozia.

    'IL MIGLIOR GIOCO E' QUELLO DI SQUADRA' - Una nazionale finalmente matura, quella gallese, che ha saputo battagliare in un girone certamente non facile, arrivando seconda a due punti dal Belgio schiacciasassi e precedendo anche avversari ostici, come Bosnia, Israele e Cipro. Merito di un leader maximo come Gareth Bale, l'acquisto più caro di sempre da parte del Real Madrid, mister 100 milioni, ma anche di una squadra che ha saputo finalmente diventare tale, in una coralità di giocatori che ha saputo vincere in casa e fuori, soffrire e dominare: 11 reti realizzate, di cui 7 proprio da Bale e 2 dal centrocampista dell'Arsenal Aaron Ramsey, il successore carismatico designato, e solo 4 subite, merito di una difesa quasi invalicabile che ha trovato nel capitano Ashley Williams il proprio condottiero. Una caratteristica dovuta, per una nazionale il cui motto è "Gorau Chwarae Cyd Chwarae", ovvero "il miglior gioco è quello di squadra".

    BALE DOVE HANNO FALLITO GIGGS, RUSH E HUGHES - Un'impresa per una nazionale che fino a qualche anno fa era una delle peggiori del continente: dopo l'epoca di Giggs, Bellamy e Hartson si era infatti venuto a creare un vuoto, colmato finalmente dalla nuova generazione dei Bale, Ramsey, Joe Allen, centrocampista del Liverpool, e Robson-Kanu, esterno del Reading. Una sola sconfitta in queste qualificazioni, quella ininfluente contro la Bosnia. Un Bale finalmente trascinatore, che si candida ad essere protagonista anche nella prossima estate in territorio transalpino: adesso non è più un'eresia eleggerlo come miglior giocatore della storia del calcio gallese, preferendolo a gente come Ryan Giggs, il mago gallese, Ian Rush e Mark Hughes. Nessuno di loro era riuscito a trascinare i Dragoni alla fase finale di un Europeo, Garteh, il ragazzo di Whitchurch, sì. Ieri, al termine della partita contro Andorra, i gallesi hanno festeggiato come non mai, bevendo spumante, scivolando sull'erba ebbri di gioia e improvvisando danze sfrenate, con Joe Ledley del Crystal Palace a fungere da mattatore (vedere il VIDEO in fondo per credere)

    DEDICATO A SPEED - Il merito di questa grande impresa va a Chris Coleman, ex allenatore di Fulham e Real Sociedad ma arrivato nel 2012 dal semi-sconosciuto Larissa, club greco, attualmente ct dei dragoni in procinto di rinnovo, capace finalmente di rendere squadra quella che prima era solo una cozzaglia di buoni giocatori. Ma va soprattutto, e Coleman non ce ne voglia, a colui che ha gettato le basi per il successo di questo gruppo: Gary Speed, sostituito proprio da Coleman, bandiera del calcio gallese, morto suicida il 27 novembre 2011 per una terribile depressione. Proprio Speed era stato il fautore del cambio di tendenza, colui che aveva saputo per primo comprendere un gruppo che aveva bisogno più di un'iniezione di fiducia, che di grandi dritte tattiche. Il Galles andrà in Francia con il suo ricordo nella mente e nel cuore: e chissà che Bale e compagni non riescano a regalargli anche un piazzamento d'onore. Speed, da lassù, li guarderà sicuramente.

    Alessandro Di Gioia
    @Ale Digio89


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