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    MLS: Portland campione, Valeri nella storia. La Timbers Army può far festa

    MLS: Portland campione, Valeri nella storia. La Timbers Army può far festa

    "Stars and Stripes" è l'inno nazionale degli Stati Uniti d'America, che ieri sera ha conosciuto il nome del nuovo campione della Major League Soccer: Portland Timbers. Una squadra che di stars, stelle, non ne ha. Nella MLS di Giovinco e Bradley a Toronto, di Gerrard, Keane e Giovani dos Santos a Los Angeles, di Pirlo, Lampard e Villa a New York e di Kakà ad Orlando, a trionfare è stata la Portland dell'argentino Valeri, del costaricano Wallace, del nigeriano Adi e del barbuto (che rappresenta al meglio lo spirito di Portland) Borchers, difensore da 5 gol in stagione. Una squadra che ad inizio ottobre era fuori dai playoff e che al primo turno ha battutto all'undicesimo rigore Sporting Kansas. E che ora si gode la MLS Cup, per la prima volta nella sua storia.

    GOL STORICO - La finale contro Columbus Crew, miglior squadra della Regular Season ad Est, è finita 2-1 per i verdi, andati in gol dopo 27" grazie a Diego Valeri, che in scivolata ha contrastato il rinvio di Steve Clark (gol più veloce realizzato in finale). Al settimo minuto si è già sul 2-0: colpo di testa preciso di Rodney Wallace, su un'azione viziata però da una svista del guardalinee, che non ha alzato la bandierina con la palla fuori all'altezza del centrocampo. La squadra di casa si è fermata, i Timbers no: Nagbe scippa il pallone agli avversari e fa partire il contropiede. A nulla è valso il gol del solito Kei Kamara, stella di Columbus, autore di 26 gol in stagione. Lacrime per i padroni di casa (nei quali c'è anche Federico Higuain, fratello del Pipita), seconda squadra nella storia a perdere il titolo tra le mura amiche. Gioia per Portland e tutta la Timbers Army.

    UOMO IN PIU' - 
    Già, la Timbers Army. Perché in una squadra in cui i trascinatori sono un argentino che ha fallito al Porto (Valeri), un nigeriano che ha girovagato in Europa tra Danimarca, Slovacchia e Ucraina (Adi, autore di 18 gol in stagione), il tifo fa la differenza. E in stagione la Timber Army ha fatto sentire la sua voce: nati nel 2001, hanno colorato la stagione con coreografie spettacolari. Memorabile il modo in cui, durante ogni partita casalinga, per rendere omaggio alla tradizione dell'Oregon, Timber Joey (taglialegna mascotte della squadra) taglia con una motosega un pezzo di tronco proprio sotto la Curva.

    YOU ARE MY SUNSHINE - L'inno è "You are my sunshine", cantato con un fiore in mano, simbolo di un tifo pulito. Inoltre, i tifosi lo cantano sempre all'80esimo minuto di ogni partita per ricordare la figlia della precedente mascotte Timber Jim, scomparsa a 17 anni. Una popolo che ha trascinato la squadra di mister Porter, a Portland da 3 anni. 40 anni, ha condotto la squadra a una vittoria storica. "​Niente solleva il mio cuore il giorno della parttia come vedere le sciarpe e le bandiere in città sapendo che sto per assistere ad una di quelle grandiose, vivaci, intelligenti e folli celebrazioni della Timbers Army che trasformano il nostro stadio nella più scalmanata galleria d’arte del mondodice Ridgewell, terzino sinistro di Portland. In quella galleria d'arte, da oggi, brillerà anche la MLS Cup

    Angelo Taglieri
    @AngeTaglieri88


     

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