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    Milanmania: Theo, gestione scellerata da parte del club, ma il tema rinnovo non giustifica i suoi comportamenti

    Milanmania: Theo, gestione scellerata da parte del club, ma il tema rinnovo non giustifica i suoi comportamenti

    • Andrea Longoni
    Sosta di campionato che per il Milan è animata dal caso Theo Hernandez. Non bastasse il rosso rimediato a gara finita a Firenze, con 2 giornate di squalifica, ecco che arriva il caos legato al suo futuro. Le dichiarazioni di Quillon, il suo manager, a Qsvs, di fatto aprono uno scenario e retroscena clamorosi. "Non sento nessuno del Milan da 4 mesi, da maggio o giugno". Poi non si è fatto più vivo nessuno: cosa questa, di fatto non smentita.


    Ecco, è scandaloso che a 15 mesi dal momento in cui Theo potrà firmare gratis per un'altra squadra, non ci sia un dialogo costante, fitto e proficuo col suo manager. E' una gestione, questa, secondo me scellerata. Poi, in serata dal Club è filtrato che in realtà i dirigenti parlino col giocatore (sempre che lo stesso non smentisca anche questo dal ritiro della Francia): ma un conto è il parlare, il pourparler, un conto è trattare. Un rinnovo a cifre milionarie si fa con l'agente: tra l'altro Quillon non è l'ultimo arrivato, anzi. Stando così le cose, in assenza di ulteriori spiegazioni, mi sembra folle.

    Il procuratore smentisce anche la richiesta da 8 milioni di euro e fa capire che qualcuno ha interesse a far circolare questa cifra per mettere in cattiva luce agli occhi dei tifosi e dell'opinione pubblica Theo Hernandez. Dice "Non sono io, non è il calciatore", ecco facendo 2 più 2, è evidente che per Quillon sia il Milan a far circolare certe voci. 

    Credo che il Club debba fare immediatamente chiarezza, non attraverso messaggi che filtrano, ma con dichiarazioni virgolettate, perchè qui lo scenario descritto è inquietante. l manager ci dice che non c'è dialogo per il rinnovo per uno dei giocatori più forti della squadra e ci dice anche che il Milan lo sta scaricando. Serve che la dirigenza faccia subito chiarezza.
    Ciò non toglie che Theo non debba farsi venire il mal di pancia. Resto arrabbiato con lui, che inizia l'anno malissimo, lo condisce con l'episodio del cooling break e si fa espellere da capitano a gara conclusa a Firenze. Il tema rinnovo, o forse dovremmo definirlo 'non rinnovo', non giustifica tutto questo.


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