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    Milanmania: Gattuso decisivo per il futuro suo e dei calciatori sul mercato

    Milanmania: Gattuso decisivo per il futuro suo e dei calciatori sul mercato

    • Carlo Pellegatti
    Il povero, derelitto e criticatissimo Milan giocherà, nelle prossime settimane, in campionato, in Coppa Italia e in Europa League. Insieme al club rossonero hanno raggiunto questo risultato solo Atalanta, Juventus e Lazio. Al Milan non capitava dalla stagione 2011/2012 di arrivare al primo febbraio ancora in lizza nelle tre competizioni. In campo c'era ancora Gattuso, in una squadra che veniva eliminata in Coppa Italia il 20 marzo dalla Juventus, lottava con il Barcellona nei quarti di finale di Champions League, conquistando un amaro secondo posto in campionato. Sono passati sette lunghi travagliati anni e oggi Gattuso cercherà di superare se stesso nelle due Coppe, raggiungendo la finale in Italia e almeno le semifinali in Europa. E' doloroso ribadirlo, ma purtroppo il secondo, il terzo, il quarto e il quinto posto sono lontanissime chimere, ma continuare una sicura marcia in Europa, ripetere l'impresa del derby contro la Lazio e migliorare il cammino in campionato potrebbe dare un senso alla stagione. Questo il primo obiettivo. 

    Mesi importanti anche per i dirigenti rossoneri per capire quali siano i giocatori da confermare o da cedere nella prossima estate. Per aiutare Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, ma soprattutto il suo Milan, è fondamentale il lavoro dell'allenatore rossonero. Prima del tour de force di febbraio e marzo, quando il Milan giocherà in cinque settimane, dall'11 febbraio al 18 marzo, ben 11 partite, se riuscisse a battere il Ludogorets, il tecnico deve aiutare Biglia, Bonucci, Calhanoglu (in progresso), André Silva e Kalinic a ritrovare i loro motivi migliori, perché sembra impensabile giocare un numero così elevato di partite senza una rosa numerosa al massimo della forma psicofisica. A livello di quantità, ogni giocatore ha la sua alternativa. Anche Kessié, che può essere sostituito da un Montolivo, splendido anche nel ruolo di incontrista a Firenze, dove ha recuperato palloni e vinto contrasti. Anzi, contro le squadre più forti, sembra scritto un assetto tattico con Kessié, Biglia e Montolivo a centrocampo, Suso, Kalinic o Cutrone e Bonaventura, che può offrire equilibrio e compattezza. 

    Le prossime quattro partite con Crotone, Cagliari e due volte la Lazio, ci aiuteranno a capire se il Milan stia crescendo sia sul piano del gioco, fondamentale, che su quello dei risultati, importante per il morale. Il Milan è dunque nelle mani, nella testa e nel cuore di Rino Gattuso. Se guiderà la squadra, non solo sino alla fine della stagione ma anche nel prossimo campionato, saremo tutti felici perché significherebbe che la squadra avrà conseguito buoni risultati e dunque ci saremmo divertiti. Buon anno e in alto i cuori. Nel 2018 gioca il Milan! 
     

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