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    Milan, su Theo Hernandez irrompe il Bayern. Rinnovo, ingaggio e il 'consiglio' del fratello: tutta la verità

    Milan, su Theo Hernandez irrompe il Bayern. Rinnovo, ingaggio e il 'consiglio' del fratello: tutta la verità

    • Andrea Distaso
    Non c’è solo Mike Maignan tra i giocatori del Milan maggiormente apprezzati da un club della statura internazionale del Bayern Monaco che, al netto delle difficoltà attraversate nelle ultime settimane, guarda già a come riprogrammare un futuro ambizioso, a partire dalla scelta di un successore sulla panchina che da luglio non sarà più di proprietà di Thomas Tuchel. Insieme al forte portiere francese, individuato come l’erede di Manuel Neuer e conteso da un altro colosso come il Paris Saint-Germain, la società tedesca è alle prese con le valutazioni su chi potrebbe dovrebbe prendere il posto di Alphonso Davies, sempre più orientato a lasciare la Germania in estate per accasarsi al Real Madrid. E una delle candidature più forti è quella di Theo Hernandez.

    MAIGNAN-MILAN, QUALE FUTURO?

    FORTE GRADIMENTO - A riferire dell’interesse per il forte terzino della nazionale francese - non ancora esplicitato in maniera concreta attraverso i classici sondaggi con l’entourage del giocatore - è Sky Deutschland, che parla comunque di un forte gradimento per le caratteristiche del giocatore del Milan, reputato dall’area tecnica del Bayern come uno dei migliori interpreti nel suo ruolo a livello internazionale. Un campanello d’allarme da non ignorare per il club rossonero, alla luce del fatto che la quasi certa partenza di Davies (che ha manifestato la volontà di non prolungare il contratto in scadenza nel 2025 e spinge per trasferirsi al Real) impone ai campioni di Germania uscenti di correre rapidamente ai ripari per trovare una soluzione all’altezza. E il potenziale economico dei 6 volte campioni d’Europa è tale da consentire di sottoporre una proposta allettante sia per il Milan che per il calciatore.

    MILAN, LE ULTIME SU FERGUSON

    PROSPETTIVE DI CRESCITA - Dal canto suo, la società di via Aldo Rossi aveva già messo in preventivo un appuntamento a stagione conclusa con l’agente di Theo Hernandez, Manuel Garcìa Quilòn, per iniziare a discutere di un eventuale allungamento del contratto che scade nell’estate del 2026 e di un adeguamento del suo attuale ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione a cifre ancora più importanti, da top player. Per fare un esempio molto concreto, Alphonso Davies - un classe 2000 arrivato in Europa solo nel 2019 - percepisce attualmente al Bayern circa 8 milioni di euro netti, il doppio di un giocatore che titolare fisso nella nazionale francese e che ha disputato la finale di un Mondiale. Ecco perché il discorso si sposta sulle prospettive di crescita e di ambizioni personali che un calciatore tanto forte e considerato a livello europeo ha deciso di porsi. Perché il Milan che già con Leao ha sposato un discorso di valorizzazione dei suoi top player - portando lo stipendio del portoghese a 7 milioni di euro netti - ha manifestato il proposito di comportarsi analogamente con Maignan e Theo, pur rimanendo nei parametri finanziari che si è dato in questi anni.

    MISSIONE IN BELGIO PER UN DIFENSORE DEL 2003

    HABITAT - In merito al proprio futuro, Theo Hernandez si esprimeva così in una recente intervista ad AS: "Sia a livello sportivo che personale, mi sento molto bene a Milano. Sono totalmente grato a questa meravigliosa città che mi ha accolto fin dal primo giorno come se fosse la casa della mia vita. Sono un giocatore del Milan e ora penso solo a questo”. Aggiungendo tuttavia che "non sappiamo mai cosa ci porterà la vita, ma vivo il presente per emozioni e professionalità. Nessuno conosce il futuro". Un parere importante ed autorevole, qualora il Bayern Monaco decidesse di dare seguito alle prime indiscrezioni su un gradimento per il calciatore rossonero, potrebbe arrivare dal fratello Lucas Hernandez - in Germania dal 2019 al 2023, quando è passato al Paris Saint-Germain - che a Le Parisien non ha nascosto di aver salutato la compagnia anche per questioni ambientali: “Il fatto di non saper parlare la lingua mi ha condizionato, inoltre all’interno dello spogliatoio non mi sono trovato benissimo. Non c'era molto dialogo. Ho avuto grandi capitani al Bayern a partire da Neuer, ma là fuori dal campo ognuno vive la propria vita. Ti aiutano se c’è bisogno, ma c’è meno spontaneità”. Un aspetto da tenere in considerazione in vista di una decisione che può indirizzare la seconda parte della carriera di Theo Hernandez.

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