Milan su Guardiola:| Allegri e Galliani coppia fissa
Appuntamento a New York fra due settimane?
La rotta non cambia: dritti su Pep.
Il viaggio non s’ha da fare, per il momento, ma non è detto che non si faccia più: Adriano Galliani e Pep Guardiola potrebbero incontrarsi fra un paio di settimane a New York, anche se le indiscrezioni pubblicate ieri hanno colto di sorpresa l’entourage dell’ex tecnico blaugrana.Mail Milan è deciso a fare un tentativo per il futuro e Galliani potrebbe presto prendere un aereo per New York. «Di solito ci vado a trovare mia figlia», ha detto ieri a Sky. Diciamo che potrebbe essere un viaggio di vacanza- lavoro.
Corsa affollata - Il fatto di rimandare una prima, reale presa di contatto con Pep potrebbe anche essere legato a un’evoluzione societaria: se davvero l’accordo con il fondo del Qatar si concludesse in tempi brevi, il Milan avrebbe basi più solide per preparare un progetto che possa interessare Guardiola e convincerlo a stoppare i tanti tentativi dei club inglesi. In prima fila ci sono Arsenal e Manchester United, perennemente alla ricerca dell’erede per i rispettivi grandi vecchi (Wenger e Ferguson) che però sembrano sempre destinati alla pensione e sono ancora in sella. Il Tottenham s’è già fatto avanti, il Chelsea ha soldi e ambizioni a palate. Ma Guardiola non valuterà soltanto la convenienza economica dell’incarico: Pep vuole qualcosa di affascinante, e il Milan può puntare su un fascino che all’estero resiste.
Piano S - Berlusconi vuole che il suo braccio destro provi a convincere Guardiola. Al momento l’attenzione è concentrata sulla necessità di preservare Allegri il più possibile, ma, con o senza un traghettatore, per la prossima stagione si cambia. Un piano B, con i problemi di questo periodo, non è stato ancora preparato. però se Pep dovesse restare un sogno è facile immaginare che il Milan busserebbe alla porta di Spalletti. Quanto alla voglia di tornare al Milan dei milanisti, Filippo Inzaghi è l’allenatore del futuro, ma adesso il Milan ha altri progetti. Il rilancio è necessario in tempi brevi, perché un club perdente non piace a nessuno. Tantomeno agli sponsor.
Dopo la cena della riconciliazione, insieme a Milanello. E Pato segna sotto gli occhi dell'ad.
Allegri-Galliani ancora coppia fissa.
Ristorante super segreto, e super segreti anche alcuni dei contenuti affrontati lungo la serata. Ma, a quanto pare, la cena dell'altra sera che ha avuto per unici commensali Adriano Galliani e Massimiliano Allegri è stata proficua. Un tête-à-tête cordiale e utile per fare un punto della situazione e scambiarsi informazioni guardandosi negli occhi senza filtri, senza altri interlocutori. Sul piatto, oltre alle pietanze, più o meno tutto il menù che propone il mondo Milan in questo periodo tribolato. Comunque, nessun trattamento ruvido da parte dell'a.d. rossonero nei confronti dell'allenatore. Quello era avvenuto lunedì, e per chiarire adeguatamente i propri pensieri è sufficiente una ramanzina sola.
Sistemazione - Ciò che interessa particolarmente a Galliani è avere da Allegri continue e dettagliate relazioni sullo stato di salute — fisico e mentale — della squadra, visto che nessuno come l'allenatore ha il polso della situazione. Così, fra gli argomenti di discussione dell'altra sera, ci sono stati le preoccupanti palle inattive, l'altrettanto preoccupante involuzione di Boateng e soprattutto le enormi difficoltà in zona gol. Dirigente e tecnico hanno parlato molto di sistemazione in campo, di approccio alla fase offensiva e della possibilità di variare modulo, a seconda delle esigenze, di gara in gara o durante una stessa partita.
Fiducia - Per quanto riguarda il futuro di Allegri, la linea di pensiero e la filosofia societaria non sono cambiate. Galliani ha ribadito la fiducia all'allenatore, da parte sua e da parte della proprietà (come aveva già detto l'a.d., «nei confronti di Allegri fra me e Berlusconi c'è piena unità di intenti»). La linea è la stessa emersa in quest'ultimo periodo: il Milan è intenzionato ad andare avanti con lui, perché nella stagione del reset sarebbe troppo facile gettare subito la croce addosso all'allenatore. Ma ovviamente Allegri è legato ai risultati. In caso di sprofondi con Lazio o Malaga la situazione diventerebbe incandescente e molto probabilmente irreparabile, sebbene Galliani si renda perfettamente conto che il calendario è destinato solamente a peggiorare.
Sulley scalpita - Intanto ieri pomeriggio il numero due di via Turati si è presentato a Milanello in occasione della partitella in famiglia. Un modo per dimostrare alla squadra la vicinanza della società e anche per rendersi conto delle condizioni di Pato. Galliani, apparso piuttosto rilassato, ha guardato la partita accanto ad Allegri e Braida, e ha finalmente visto sbloccarsi gli attaccanti. E' finita due a due con doppietta di Pazzini da una parte, e gol di Pato e Robinho dall'altra. Segnali confortanti da entrambi i brasiliani e pure da Muntari, che continua a migliorare a vista d'occhio: il ghanese potrebbe bruciare le tappe e rientrare già a fine novembre. Nel lasciare Milanello Galliani ha fatto una battuta a proposito della cena dell'altra sera con Allegri: «Se abbiamo mangiato cacciucco o paella? — ha scherzato a Sky, con riferimento ad Allegri e Guardiola — Assolutamente il cacciucco, anche perché la paella è valenciana...».
La fatica di Antonio - Dunque menù livornese, che però sembrerebbe un po' indigesto per Nocerino. Ieri il centrocampista rossonero ha spiegato a Milan Channel: «Io faccio fatica come tutta la squadra, però devo ammettere che non mi vedo bene in questo modulo, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Ci sono giocatori che sono più adatti di me a giocare con questo schema. Comunque tocca a me far cambiare idea all'allenatore in vista delle prossime partite».