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  • Berlusconi a Galliani: 'Prendi Guardiola'

    Berlusconi a Galliani: 'Prendi Guardiola'

    Ci sarebbe già un volo prenotato e un appuntamento fissato.
    Berlusconi a Galliani: "Vai a New York e convinci Guardiola".
    Il Milan fa sul serio per Pep Guardiola: la famiglia Berlusconi, cioè Silvio e sua figlia Barbara, è decisa a cercare di convincerlo a scegliere il Milan e il corteggiamento è concreto. Ci sono già stati contatti con l’entourage del tecnico per organizzare un primo incontro, e Adriano Galliani potrebbe vedersi con l’ex allenatore del Barçellona nel fine settimana a New York, città che visita di frequente perché ci vive la figlia Micol. C’era già un appuntamento, ma il viaggio potrebbe anche essere rimandato, perché il momento non è ideale per un colloquio esplorativo: nascondersi non è facile neanche a New York, e con le nubi che si addensano sul capo di Allegri un incontro avrebbe un chiaro significato di sfiducia nell’allenatore attuale. Invece l’idea del Milan, presidente compreso, è che Allegri debba possibilmente restare fino a fine stagione. Poi potrebbe cominciare una nuova era. Tutta da inventare.

    Pressing - Perché non sarà facile far presa su Guardiola, che ha già visto i rappresentanti di parecchi club europei: le maggiori squadre inglesi, più il Bayern, potrebbero essere mete appetibili, ma nessuno è in grado a questo punto della stagione di progettare il futuro con Pep. Paradossalmente, il Milan è avvantaggiato, perché la separazione da Allegri a fine stagione è più che probabile. Ora il Milan ha soltanto la necessità di entrare nel Risiko europeo e non perdere le primemosse nella corsa per Guardiola. Berlusconi ha incitato Galliani a fare tentativi mirati. Guardiola è un sogno, ma Berlusconi è più che deciso a realizzarlo.

    Possibilità - Il mandato al vicepresidente è nel cassetto: Galliani sa quello che deve fare, cioè puntare sul fascino del nome Milan e su un ampio raggio di competenze che sarebbero assegnate a Pep, a cominciare da un nuovo sviluppo della politica dei giovani. Lo scoglio per convincere il catalano, al quale per ora non sono state fatte proposte concrete riguardo all’ingaggio, è la qualità della rosa. Il campionato italiano non è la priorità di Guardiola e le chance migliori di ingaggiare l’ex blaugrana le hanno i club inglesi. Fra gli altri si sono presentati gli agenti del Tottenham, che però ha appena firmato un lungo e principesco contratto con Villas Boas. E se il portoghese ottenesse buoni risultati metterlo alla porta non sarebbe facile. Ripartenze Dunque, il Milan cerca spiragli, tracce da seguire per competere con i più ricchi, e continuerà il suo corteggiamento a Guardiola. L’anno sabbatico è giunto a metà e presto Pep dovrà decidere con quale squadra ricominciare. In questi giorni al Milan si continua a parlare della costruzione di un nuovo stadio, impresa sulla quale Barbara Berlusconi insiste molto.Unimpianto moderno avvicinerebbe il Milan ai club più alla moda, ma non si fa in un giorno e per convincere Guardiola servirà ben altro. El Shaarawy e Pato sono giocatori che possono fare al caso del tecnico catalano, però molti dovrebbero arrivarne. Eppure Berlusconi è stato deciso nelle sue richieste: forse con Guardiola avrebbe voglia di ripartire in grande stile, e spendere. Per il momento tutto è nebuloso, tranne il desiderio di Berlusconi. Incontrare Guardiola e lanciare le basi di una trattativa è il compito per il futuro. Il viaggio di Galliani a New York è solo rimandato.

    Cena tra l'a.d. e Allegri: sul piatto la crisi, il bivio Olimpico e il rebus Boateng.
    Adriano Galliani e Massimiliano Allegri hanno cenato insieme per fare il punto della situazione dopo il colloquio, piuttosto tumultuoso, di lunedì. Il tecnico è tornato ieri a Milanello dopo aver passato un paio di giorni di riposo a Livorno: allenamenti al pomeriggio, cena con l'amministratore delegato e alcuni amici la sera. Galliani continua ad avere piena fiducia nella possibilità di Allegri di riprendersi, ma ha bisogno di qualche segnale per continuare a rimandare il momento delle decisioni.

    Quando si sono incontrati dopo il derby, l'amministratore delegato è stato esplicito: ci sono tanti errori da correggere, errori che vanno dall'atteggiamento degli attaccanti all'incapacità di cambiare rotta sui calci piazzati, sempre fatali negli ultimi tempi. Ha chiesto un giro di vite e risultati immediati: ma sa bene, Galliani, che le partite che attendono Allegri sono difficilissime, e sarà quindi inevitabile concedere un altro po' di tempo per vedere qualche miglioramento. D'altra parte, una volta deciso di non esonerarlo durante la sosta, mandare Allegri a casa subito dopo non avrebbe molto senso. Dopo la Lazio arriva Malaga, trasferta decisiva per mettere al sicuro il passaggio nel girone di Champions. E per il Milan qualificarsi agli ottavi non è soltanto una questione di prestigio: quei soldi sono fondamentali per il bilancio. Dunque, Galliani avrà ancora pazienza, ma è consapevole, e anche Allegri lo è, che le regole del gioco non permettono di averne all'infinito: ci vuole un risultato che sblocchi la situazione, ci vogliono segnali di miglioramento nel gioco che ridiano fiducia a tifosi arrabbiati e depressi. Il colloquio è stato più sereno di quello di due tre giorni fa: Galliani e Allegri sono molto legati e lo stesso Berlusconi, al momento, non preme per un licenziamento dell'allenatore livornese.

    Berlusconi in questo periodo ha avuto altri problemi da risolvere in politica e ha dovuto prendere una decisione sulla sua candidatura. Il Milan non ha avuto la priorità, e fra l'altro il presidente è consapevole del fatto che cambiare adesso servirebbe a poco. Se non ci saranno ulteriori tracolli nei prossimi giorni, si cercherà di restare tutti uniti fino alla fine del campionato: meglio conservare le energie, economiche e non, per ripartire di slancio nella prossima stagione. Ma senza qualche risultato, confermare ancora Allegri sarà impossibile. Ecco perché amministratore delegato e tecnico hanno fatto ieri il punto della situazione. Uno dei problemi da risolvere è la fragilità difensiva, ma neppure in attacco le cose girano per il verso giusto.

    E c'è il nodo Boateng da sciogliere: i media tedeschi ieri parlavano di un interesse del Bayern, ma il Milan più che cedere Prince nel mercato di gennaio punta a un suo recupero in tempi brevi. Allegri ha ancora qualche giorno per tentare di rivitalizzare Boateng e Robinho, due che hanno fatto la fortuna del Milan nell'anno di uno scudetto troppo recente per essere sbiadito. Nonostante le preoccupazioni degli ultimi mesi e la classifica scioccante, il tempo non è scaduto. Ma ne resta poco.


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