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    Milan, senti Tare: "Pavlovic? Era tutto fatto con la Lazio, se ci penso..."

    Milan, senti Tare: "Pavlovic? Era tutto fatto con la Lazio, se ci penso..."

    • Redazione CM
    Il Milan non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, ma tra le note stonate nell'avvio della squadra di Paulo Fonseca ce n'è una positiva: Strahinja Pavlovic.

    Il difensore serbo, arrivato dal Salisburgo, ha convinto nelle prime uscite in maglia rossonera, trovando anche il primo gol in Serie A nell'ultima giornata contro la Lazio. Squadra nella quale, peraltro, avrebbe dovuto giocare cinque anni fa.

    Su intuizione di Igli Tare, allora direttore sportivo biancoceleste, il club capitolino aveva chiuso l'affare per 5 milioni di euro e Pavlovic arrivò a Roma, ma l'esito delle visite mediche fece saltare l'operazione.

    IL RACCONTO DI TARE - Intervistato MilanNews.it, Tare ha parlato di Pavlovic ed è tornato sul mancato arrivo del difensore alla Lazio: "Era più o meno lo stesso giocatore che è adesso. Ha fatto una carriera importante e nel frattempo tra Monaco e Salisburgo ha giocato tante partite in Champions, ha vinto tanti trofei ed è arrivato a Milano nell'età migliore per esprimersi al meglio. Penso che abbia ancora tanto da migliorare nel calcio che conta, cioè quello di prima fascia perché è un giocatore completo per certi versi ma nella fase difensiva deve ancora migliorare qualcosa. Paragone con Stam? Il problema nel calcio è che dopo 3-4 partite non hai tempo di fare un'analisi. Lui ha fatto vedere di meritare di indossare la maglia del Milan. Da qui in avanti deve cercare di migliorare ancora, perché giocare nel Milan significa giocare per vincere".

    IL MANCATO ARRIVO ALLA LAZIO - "A livello di scouting avevamo notato che era un giovane di grande prospettiva e abbiamo intuito che un giocatore così, nel calcio italiano dove la scuola dei difensori è la migliore del mondo poteva crescere tantissimo e diventare un giocatore di livello. I contratti erano già fatti, gli accordi e tutto. È andata così e ad essere sincero non mi piace tornare sulla questione perché più ci penso e più mi dispiaccio. Fa parte del passato, sono comunque contento del suo percorso e che sia riuscito ad arrivare comunque in Serie A".

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    Annunzio's Ghost
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