Milan: non è su De Ketelaere, ma sul rinnovo di Leao che si misureranno le ambizioni di Elliott/RedBird
In questi ultimi mesi, da quando è esploso, trascinando il Milan allo scudetto e meritandosi ampiamente il titolo di miglior giocatore della Serie A, Leao è stato accostato al PSG, al City, al Real Madrid, da ultimo al Chelsea. Buon per il Milan che 3 anni fa, Boban impose nel contratto all’allora intermediario Jorge Mendes la clausola di 150 milioni, che in qualche modo ora garantisce il club da sempre possibili forzature e tentazioni.
Leao oggi guadagna meno di 2 milioni l’anno e da 6 mesi il Milan gli ha proposto il rinnovo del contratto, pensando di elevarlo al tetto che Elliott pre-scudetto si era dato: 4-4,5 milioni. Leao finora ha preso tempo, cambiando manager (ma Mendes rimane sullo sfondo), sostanzialmente rifiutando. Le ultime partite dello scorso campionato hanno mostrato anche agli ultimi scettici – e ce n’erano anche nel Milan, che un anno fa aveva ipotizzato di venderlo allo Shakhtar per 35 milioni – che Leao ha tutto per entrare fra i top 5 del calcio mondiale. Quanti sono oggi i suoi coetanei al suo livello?
Il Chelsea ha scelto Koulibaly: in 2/3 giorni ha aperto e chiuso la trattativa col Napoli, garantito 10 milioni netti al calciatore (31 anni) e fra poche ore probabilmente lo presenterà ai suoi tifosi. Si può pensare che chi punterà davvero Leao gli offrirà di meno? E perché allora Leao dovrebbe firmare a 4,5 o ai 6 cui magari si potrà spingere Maldini?
Elliott/RedBird mostreranno nella trattativa per il rinnovo del contratto di Leao cosa vogliono fare del Milan. Si possono fare ipotesi e congetture, e nemmeno un prolungamento con adeguamento sarebbe garanzia di conferma fra 12 o 24 mesi, ma di certo se il portoghese non firma (possibilmente prima del Mondiale) significa che la sua storia è destinata a finire (e fra un anno, nessuno pagherà la clausola di 150 milioni).
De Ketelaere è un giocatore di prospettiva, che magari un giorno diventerà più forte e decisivo di Leao. Al Milan sono bravi ed è già andata bene con Donnarumma, partito a zero e sostituito alla grandissima da Maignan; non rimpiangono certo Calhanoglu e sperano di non doverlo fare anche con Kessié (con Romagnoli si può già escluderlo). L’esito della trattativa con Leao ci dirà quindi se il Milan vuole tornare fra le grandi d’Europa o se è destinata a scovare talenti in eterno – e guai a sbagliarne - come da sempre fanno le squadre sì ambiziose sì, ma non grandi.
@GianniVisnadi