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Milan, Musah: 'Maignan non voleva continuare. Abbiamo dimostrato che si può fare qualcosa sul campo'
'TUTTI I COLORI DELLO SPORT' - Yunus Musah ha partecipato ieri, assieme alla calciatrice rossonera Christy Grimshaw, a un'iniziativa che il Milan porta avanti da tempo: "Tutti i colori dello sport", una serie di incontri valoriali con alcune scuole in Italia o nel mondo. In questo caso, il centrocampista statunitense e Grimshaw si sono collegati con gli studenti di tre scuole secondarie di New York, Londra e Nairobi per sensibilizzare verso i temi di tolleranza e inclusività.
'MIKE NON VOLEVA CONTINUARE' - Musah è tornato sulla serata di Udine e ha spiegato: "I tifosi urlano sempre qualcosa contro, ma quando è troppo è troppo - riporta Gazzetta.it -. Mi è capitato al Valencia e anche sabato. Noi però abbiamo dimostrato che si può fare qualcosa sul campo". Lo statunitense ha proseguito parlando di quello che ha vissuto il compagno di squadra Maignan al Bluenergy Stadium: "Mike non voleva continuare, ma gli siamo stati vicini e non lo abbiamo lasciato solo. Queste azioni ora devono avere conseguenze. Bisogna fare qualcosa e la nostra reazione in campo è stata giusta, ci ha dato la sicurezza che siamo un gruppo unito".
COMUNICATO MILAN: MUSAH - Le parole di Musah dal comunicato del Milan: "Nel corso della mia carriera, il calcio mi ha insegnato valori come la pazienza e il rispetto. La pazienza aiuta a capire che non devi abbatterti, perché lavorando duramente puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Il rispetto è fondamentale, soprattutto quando condividi la quotidianità con uno spogliatoio formato da oltre venti persone differenti. È davvero triste vedere cose come quella dello scorso sabato continuare ad accadere. Queste azioni devono avere conseguenze, bisogna fare qualcosa. La nostra reazione in campo è stata giusta: ci ha dato la sicurezza che siamo un gruppo unito, che sarebbe uscito da quella serata più forte di prima e con una vittoria".
COMUNICATO MILAN: LE PAROLE DI GRIMSHAW - Le parole di Grimshaw dal comunicato Milan: "Durante la mia carriera, ho avuto il privilegio di giocare a calcio e laurearmi allo stesso tempo, un'esperienza che mi ha insegnato ad armarmi di pazienza e lavorare duramente. In uno spogliatoio come il nostro, con calciatrici provenienti da ogni parte del mondo, è invece molto importante educarsi a vicenda sulla cultura degli altri, facendo più domande possibili per capirsi al meglio e avendo grande rispetto".