Milan, le colpe di Pioli: il triplo cambio è roba da amichevole. Giallo Giroud: Calabria non ha insegnato niente?
Più che i cambi sbagliati, è da condannare proprio la filosofia con cui il tecnico rossonero ha gestito la partita. Alla vigilia aveva detto: “Mando in campo la formazione migliore” e così ha fatto schierando 10/11 dei titolari di Londra. Ma poi ha stravolto la squadra cambiando un reparto intero, quando mancavano ancora 2/3 di partita. Un messaggio davvero deleterio consegnato al gruppo. Un reparto intero, di solito, si sostituisce nelle amichevoli estive, non in una gara decisiva per accumulare punti in vista della Champions. E anche la strategia di far ammonire Giroud, che ha ricordato quella del “giallo” di Calabria per saltare Crotone due anni fa e giocare il derby, è stata una pessima idea. Il francese, dopo il gol e la superba rovesciata, era in grande forma e avrebbe potuto stare ancora in campo e dare una mano alla squadra. Invece è uscito al 60’ e salterà anche Udine, per essere certo di scendere in campo a Napoli dopo la sosta. Ma siamo sicuri che il Milan in casa dei neo campioni d’Italia in pectore farà più punti della somma di quelli che ha già perso e rischia di perdere contro Salernitana e Udinese? Insomma una serataccia con due punti buttati via davvero malamente.
L’unica vera attenuante per il Milan è che il mercoledì di Champions sottrae tantissime energie, forse più mentali che fisiche. Proprio la storia europea di 25 anni degli squadroni rossoneri ce lo insegna. Le gare prima e dopo i turni delle eliminatorie dirette di Champions sono sempre a forte rischio. Per tanti motivi. Uno di questi è proprio la necessità del turnover che, se applicato male come ieri sera da Pioli, provoca danni irreparabili. Speriamo che il tecnico ne faccia tesoro in vista dei quarti di finale che si giocheranno nell’arco di 7 giorni. Prima, in mezzo e dopo, il Milan ha tre impegni contro Empoli, Bologna e Lecce, che sulla carta hanno più o meno lo stesso quoziente di difficoltà della Salernitana. Ma se il Milan, che giustamente avrà testa, anima e gambe orientate ai quarti di Champions, fa 3 pareggi come quello di ieri, rischia seriamente di godersi questo splendido ritorno ai fasti dell’età dell’oro europea e contemporaneamente di compromettersi la possibilità di rivivere tra un anno le stesse emozioni. Peccato davvero, perché la partita contro la Salernitana è stata gestita davvero male e l’occasione di tornare al secondo posto non era da perdere. In tutto questo, incattivirsi con l’arbitro La Penna, sicuramente scadente nella gestione della partita e sui singoli episodi, non è né giusto né salutare per una squadra e un allenatore che devono invece prendersi le loro responsabilità. Come peraltro hanno sempre fatto.