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Milan-Inter, perché non ci sono coreografie nel derby
Milano si ferma per il derby, la terza stracittadina stagionale fra le due squadre meneghine: i rossoneri hanno vinto le prime due, in campionato all'andata sotto la guida di Paulo Fonseca e in finale di Supercoppa Italiana con Sergio Conceiçao in panchina.
Attenzione ai protagonisti in campo, ma anche alle tribune e alle due Curve, la nord interista e la sud rossonera. Saranno piene come sempre, ma ci sarà una novità rispetto ai derby degli scorsi anni e pure a quello d'andata: non ci sono le coreografie all'ingresso in campo delle due squadre.
NIENTE COREOGRAFIE - Il Meazza ribolle come sempre di entusiasmo, per ogni Milan-Inter che si rispetti, ma non ci sono coreografie prima del fischio d'inizio dell'arbitro Chiffi.
Nessun "mosaico" di colori, nessuna invenzione, nessuno sfottò scritto o disegnato ben visibile dalla tifoseria avversaria.
PERCHE' NON CI SONO COREOGRAFIE - Il motivo? Come spiegato da Tuttosport nell'edizione odierna, le coreografie sono state vietate dalla Digos. Una decisione questa legata all'inchiesta Doppia Curva che ormai da mesi ha messo nel mirino le curve delle due milanesi, portando all'arresto di 19 capi del tifo organizzato. Indagine che, peraltro, è ancora in corso.
Per questo San Siro è un po' più "spoglio" nell'accoglienza alle due squadre, incoraggiate al momento dell'entrata in campo soltanto dal tifo vocale delle rispettive tifoserie.
LA SCELTA DELLA CURVA DELL'INTER ALL'ANDATA - Già nella partita d'andata, il derby era partito in condizioni particolari, poiché la curva dell'Inter non aveva ideato alcuna coreografia. Una scelta questa legata all'assassinio di Antonio Bellocco, trentaseienne ex membro della Curva Nord, avvenuto lo scorso 4 settembre 2024. Nel settore più caldo del tifo interista erano comparse 6500 bandierine nerazzurre sventolate dai sostenitori della squadra di Simone Inzaghi.