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Milan-Inter: è derby anche per Suarez
Milan-Inter, sfida per il terzo posto che significa qualificazione alla prossima Champions League (playoff permettendo) ma anche derby di mercato continuo, destinato a tenerci compagnia fino all'ultimo minuto utile della sessione invernale innescato da una serie di botta e risposta. All'arrivo in rossonero di Alessio Cerci, giocatore richiesto anche da Roberto Mancini, il club nerazzurro ha risposto col doppio colpo Podolski-Shaqiri che regala al tecnico jesino due nuove frecce per il suo nuovo 4-3-3 e innalza in maniera importante il potenziale tecnico della squadra. E non finisce qui, perchè l'Inter vuole completare il suo mercato in entrata con un centrocampista di spessore da piazzare davanti alla difesa e, dopo aver riscontrato la freddezza del Liverpool a privarsi del brasiliano Lucas Leiva con la formula del prestito, Mancini ha dirottato le sue attenzioni su Mario Suarez dell'Atletico Madrid.
L'OFFERTA DEL MILAN - Sì, proprio lui, il mediano spagnolo classe '87 che Diego Simeone non ritiene più un giocatore indispensabile per il suo progetto (in campionato è stato impiegato solo in 6 occasioni da titolare per un minutaggio complessivo a quota 524) e sul quale c'è da tempo anche l'ad rossonero Adriano Galliani. Mentre chiudeva con la società spagnola lo scambio di prestiti per 18 mesi di Cerci e Torres, il dirigente del Milan ha provato a strappare il prestito per 6 con diritto di riscatto del prodotto del settore giovanile colchonero ricevendo però il più classico dei due di picche. Giocatore che aggiungerebbe quantità e qualità alla mediana rossonera e che rappresenterebbe, nell'ottica di una permanenza anche per le prossime stagioni, un sostituto all'altezza dell'olandese de Jong, sempre più lontano dal rinnovio di contratto.
L'INTER OSA DI PIU' - Il problema è che Mario Suarez è legato all'Atletico fino al giugno del 2017 e ha una clausola rescissoria vicina ai 25 milioni di euro, da qui la strategia di privarsi del calciatore solo a fronte di offerte più allettanti. Come quella avanzata dall'Inter che, in assenza di fondi da investire nell'immediato sul mercato, propone la stessa formula con la quale è stato possibile mettere le mani su Shaqiri, ossia il prestito con un obbligo di riscatto fissato a 15 milioni di euro. Un investimento importante, sostenibile solamente attraverso la qualificazione alla prossima Champions League, ma l'Inter ha deciso di accontentare in tutto e per tutto Mancini per metterlo nelle condizioni di raggiungere un obiettivo imprescindibile per consentire al club di rilanciarsi sotto il profilo sportivo e anche dei conti. Milan-Inter, il derby per Suarez è appena partito: chi la spunterà?