
Chiellini per salvare la Juventus: il nuovo ruolo, come cambia quello di Giuntoli e perché solo adesso
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POSSIBILE RUOLO - Dunque, cosa farà? Anzi, riformuliamo che è meglio: cosa potrebbe fare? Da anni, il ruolo avuto da Pavel Nedved nei tempi d'oro non è mai stato più occupato. Nedved era un punto di riferimento determinante tra la squadra e la dirigenza, spalla per Agnelli così come per molti giocatori, che vedevano nell'ex Pallone d'Oro un punto di riferimento assoluto. Una voce comprensiva. Chiellini può essere un faro nella tempesta, un po' come fatto dalla Furia Ceca, sebbene in anni senza grossi temporali. Passerebbe così dalla parte più puramente economica a elementi molto più di campo. E avrebbe potere decisionale, pur lasciando la scelta definitiva nelle mani e nelle opere di Cristiano Giuntoli.

I MOTIVI - Si tratta di una scelta diventata forse inevitabile, anche per mantenere un elemento di distacco dalla guida tecnica e comunque profondamente juventina, in tutto e per tutto. Alla Juve, in questo momento, manca totalmente un simbolo che si prenda la responsabilità dei momenti. Anzi: che colga quando, come, perché sia fondamentale farlo. Come dopo i ko più duri. E non solo quando c'è da dispensare sorrisi. Qualcuno soprattutto per i tifosi, insomma. Però con un ruolo operativo, in linea con la storia del club. Che non va mai tradita.
IL RUOLO DI GIUNTOLI - Chiarimento d'obbligo: l'eventuale passaggio di Chiellini non cambierebbe il ruolo di Cristiano Giuntoli. L'ex Napoli resterebbe al comando totale dell'area sportiva, a lui l'ultima parola sulle decisioni tecniche, come l'allenatore, come il mercato, come le operazioni da compiere per rendere la Juve di nuovo all'altezza delle ambizioni di tutti. Chiellini, con cui il direttore ha un ottimo rapporto sin dall'inizio della collaborazione, potrebbe svincolarlo dalla pressione dell'apparenza e relegarlo a un lavoro di più concreta sostanza. E potrebbe essere ben consigliato, soprattutto, da un giocatore che ha vinto tutto o quasi, che ha vissuto la maglia bianconera come pochissimi.
PERCHE' ADESSO? - Il punto è: se sembra così facile arrivare a questo passaggio, perché lo si fa soltanto adesso? Perché Chiellini non aveva pensato a questa parte qui per la nuova avventura juventina. Gli piace il lavoro che fa oggi, gli piace il ruolo istituzionale, non gli piacerebbe essere il parafulmine di un mondo che non ha contribuito a costruire. I pensieri per i giocatori e per l'allenatore, ecco, li ha sempre tenuti per sé. Pure nei contesti pubblici in cui gli sono state poste domande scomode. Se dovesse essere "promosso", ecco, si partirebbe da una nuova stagione e da una decisione che lo vedrebbe coinvolto in prima persona, nella quale sarebbe pronto e disposto a metterci la faccia. Saranno giorni decisivi.
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Ma non ho capito, è una notizia o una ipotesi di chi scrive? Non si capisce se quello che è scri...