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Milan incerottato, ma il Newcastle è messo peggio: out in 10
Parole e musica (per i milanisti più che per chi tifa Newcastle) del tecnico dei Magpies Eddie Howe, dopo il pesante 4-1 incassato dal Tottenham, secondo k.o. di fila in Premier dove la squadra occupa il settimo posto in classifica. Dalla prospettiva del Milan, queste dichiarazioni possono suonare più apotropaiche che altro, per allontanare un po' tensione e pressione, ma poi si dà uno sguardo alle rispettive infermerie e ci si rende conto che Howe ha semplicemente fotografato la propria amara realtà.
QUI MILAN - La buona notizia per i rossoneri è il recupero di Rafa Leao, che non ha partecipato alla sconfitta di Bergamo per avere la certezza di esserci a Saint James' Park; il ritorno del portoghese alza di molto le probabilità di successo, ma i rossoneri rimangono in emergenza, soprattutto in difesa. Kjaer va verso un nuovo forfeit, di centrali a disposizione rimane il solo Tomori; sono fuori causa il danese, Kalulu, Thiaw e Pellegrino. Inoltre, rimangono in infermeria Caldara, Sportiello e Okafor. Totale: sette indisponibili.
QUI NEWCASTLE - Si parte con Pope, il portiere titolare, che dovrà operarsi alla spalla e starà fuori per mesi; spazio al secondo Dubravka. Difesa: Botman si è fatto male al ginocchio, i terzini sinistri Targett e Burn sono fuori causa per problemi rispettivamente alla coscia e alla zona lombare. Rimane il giovane Hall, ma di solito viene adattato Livramento sul piede debole. Da non dimenticare l'indisponibilità di Tonali per squalifica, mentre in mezzo al campo Willock è alle prese con noie al polpaccio. Capitolo esterni, Murphy è out per via della spalla, Anderson della schiena, Barnes della caviglia. Per ultimo, anche Manquillo che è fuori lista UEFA è indisponibile per dolori all'anca. Totale: dieci indisponibili, nove se restringiamo ai giocatori in lista, otto se non contiamo Tonali. Comunque più del Milan.