Milan, ecco perché la partita con il Club Brugge è già spartiacque della stagione
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La vittoria di voglia e sacrificio contro l'Udinese è servita senz'altro per restituire morale dopo la sconfitta contro la Fiorentina nell'ultimo turno prima della sosta per le nazionali e rilanciarsi in classifica. Ma in Champions League è un'altra storia, c'è da cancellare una falsa partenza e la parola d'ordine a San Siro sarà una sola per i rossoneri: vincere.
PARTENZA E CONTINUITA': DOPPIA MISSIONE - Per la squadra di Fonseca c'è una doppia missione: ripartire - o meglio partire - in Europa e cercare continuità, di risultati e di prestazioni. La casella punti nella massima competizione UEFA recita ancora zero, mettendo il Milan sul fondo della classifica unica prevista dal nuovo format della Champions con altre sette squadre (Lipsia, Girona, Sturm Graz, Stella Rossa, Salisburgo, Slovan Bratislava e Young Boys): tradotto, ad oggi il Diavolo sarebbe fuori da tutto. Non un verdetto definitivo chiaramente e la partenza dei rossoneri è stata subito in salita con due avversari di primi livello come il Liverpool e il Bayer Leverkusen campione di Germania, ma cancellare lo 0 e sbloccarsi diventa un must per dare una sterzata. E non solo, anche per confermare che la prestazione in inferiorità numerica contro l'Udinese non sia stata una fiammata isolata. Il trittico di vittorie contro Venezia, Inter e Lecce aveva fatto pensare ai tifosi che il peggio fosse alle spalle e che la stagione del Milan fosse davvero iniziata, convinzione spazzata via dalle sconfitte di Leverkusen e Firenze. Diverse per modalità, simili nel trasmettere la sensazione di una squadra ancora ondivaga, a tratti lontana dall'idea di calcio del tecnico portoghese.
VINCERE PER GLI OTTAVI DIRETTI - In questo contesto arriva il Club Brugge, appuntamento che il Milan non può fallire. E anzi, deve assolutamente vincere perché senza i tre punti rischierebbe di compromettere quasi del tutto una prima possibilità in Champions League: accedere direttamente agli ottavi di finale. A dirlo non è la classifica, considerando che sono solo 4 i punti che ad oggi separano il Diavolo dalle prime otto posizioni, ovvero quelle utili nel nuovo formato ad accedere alla fase a eliminazione diretta senza passare da uno spareggio, bensì le 10mila simulazioni realizzate da Football Meets Data prima dell'inizio della competizione.
Secondo questo studio, sono necessari 15 punti nel 42% dei casi per rientrare tra le prime otto e staccare il pass per gli ottavi, probabilità che diventa pressoché certezza con almeno 16 punti. Se il Milan battesse il Club Brugge dunque terrebbe ancora viva questa possibilità, garantendosi anche il cuscinetto di un pareggio da spendere nelle partite a seguire, a partire dalla visita al Real Madrid nel turno successivo. In caso di pareggio, invece, i rossoneri dovrebbero vincere tutte le altre cinque gare per essere certo degli ottavi. In caso di sconfitta, invece, la squadra di Fonseca dovrebbe ugualmente vincere tutte e dinque le partite rimanenti ma non sarebbe padrona del proprio destino e dipenderebbe dagli altri incroci.
QUANTI PUNTI SERVONO PER I PLAYOFF - E' bene ricordare che il nuovo format adottato dalla UEFA per la Champions e le coppe garantisce ampio margine per rientrare nella corsa a un posto tra le migliori 16 d'Europa. Le prime otto in classifica al termine della fase campionato passano direttamente, ma alle loro spalle altre 16 squadre tra la 9a e la 24a posizione si giocano altri otto pass ai playoff. Rientrare in questo gruppo è chiaramente più semplice: servono almeno 9 punti per conquistare un posto, 10 per avere pressoché la certezza. Anche all'interno di questo gruppo però ci sono distinzioni, perché le prime otto (dalla 9a alla 16a posizione) saranno poi teste di serie agli spareggi, un piccolo vantaggio che tutte le squadre interessate proveranno a strappare.
IL CALENDARIO DEL MILAN IN CHAMPIONS LEAGUE - Considerati questi numeri, va da sé che per il Milan diventi essenziale ottenere la vittoria contro il Club Brugge, avversario insidioso ma per blasone, qualità della rosa e rendimento in questa stagione indubbiamente meno intimidatorio rispetto a Liverpool o Leverkusen. Diventa ancor più fondamentale se si guarda al calendario della squadra di Fonseca. Dopo la sfida con i belgi, i rossoneri voleranno in Spagna per affrontare il Real Madrid al Sanriago Bernabeu, seguiranno quattro partite contro avversari più "morbidi" ma comunque da non sottovalutare. Anche perché ci saranno da tenere in considerazione gli incastri con il campionato: prima della trasferta di Bratislava il Diavolo affronterà la Juventus a Milano, l'Atalanta prima della sfida con la Stella Rossa, ancora la Juventus prima del Girona mentre il match di chiusura con la Dinamo Zagabria cadrà tra la gara con il Parma e il derby di ritorno con l'Inter. Insomma, un percorso che metterà Leao, Pulisic e compagni di fronte a tanti impegni di rilievo spesso ravvicinati, un accumulo di sforzi che può arricchire di insidie anche partite sulla carta meno pericolose. Il Milan e Fonseca lo sanno, ecco perché la partita con il Club Brugge è già uno spartiacque in cui è vietato fallire: vincere diventa cruciale per alimentare le ambizioni europee.
17 settembre: Milan-Liverpool 1-3
1 ottobre: Bayer Leverkusen-Milan 1-0
22 ottobre: Milan-Club Brugge
5 novembre: Real Madrid-Milan
26 novembre: Slovan Bratislava-Milan
11 dicembre: Milan-Stella Rossa
21 gennaio: Milan-Girona
29 gennaio: Dinamo Zagabria-Milan
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