
Milan, capitan Leao è un altro giocatore: così Fonseca sta domando il suo talento
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LA "LIDERANZA"
Ovviamente ci si riferisce alla leadership, ma la portoghesizzazione del termine da parte del tecnico Paulo Fonseca in "lideranza" ha creato una sorta di significato gemello. Un'attitudine al comando condivisa con le altre anime della squadra, come Theo Hernandez, Alvaro Morata, Tammy Abraham, Tijjani Reijnders. E possiamo metterci anche Mike Maignan, Matteo Gabbia e quello che in teoria è e rimane il vero capitano, Davide Calabria. Così l'allenatore dopo la vittoria sul Lecce: "A Leao ho sempre detto che è un grandissimo, ma ora deve diventare un giocatore per la squadra. Essere capitano è una responsabilità, mi piace che sia decisivo come con l'assist. Ma mi piace di più la crescita che sta mostrando nel difendere. Oggi è un giocatore diverso, non è ancora perfetto, ma sto vedendo lo sforzo che ci mette nell'aiutare la squadra".
PIU' PRESSING
E in effetti è proprio senza la palla che Leao sta facendo dei progressi notevoli. Si tratta di un lavoro sporco, che non salta all'occhio come i due assist a Theo Hernandez contro Venezia e Lecce, ma che diventa fondamentale in casi come il gol di Pulisic (3-0) contro i salentini: l'azione la conduce Morata che apparecchia per Abraham, due tentativi e poi il tap in dell'americano, ma tutto parte da un caparbio pressing di Leao su Gaspar, che favorisce l'intervento del bomber rossonero. Un'azione difensiva insolita per Rafa, che sta assorbendo concetti e voglia di sacrificarsi dal capitano della Spagna.
I DATI
Consultando Wyscout, ci si imbatte in qualche numero interessante sulla partita di Leao in fase difensiva: 2 duelli difensivi vinti su 5, 2 duelli aerei vinti su 2, 2 intercetti, 4 palle recuperate di cui 3 nella propria metà campo (!), addirittura una spazzata. Il tutto senza mandare in malora giocate di assoluta qualità come la palla data con una precisione assoluta a Theo con il piede debole per il 2-0 che ha indirizzato definitivamente la gara. Non è ancora perfetto, sostiene Fonseca, ma è sicuramente un progresso.