Miha si dimette? Brocchi o Prandelli
Il bilancio dell'ultima settimana è impietoso per il Milan e per Sinisa Mihajlovic: due punti contro Carpi e Verona, le ultime due della classifica, incredibilmente rivitalizzate da un Milan a tratti imbarazzante. Anche l'ultimo baluardo del tecnico serbo, la favola dei "due punti a partita di media" come obiettivo per raggiungere la zona Champions, è clamorosamente crollato, in attesa dell'impegno di domanica al Matusa di Frosinone, che a questo punto si può definire tutt'altro che scontato. Proprio l'impegno di domenica pomeriggio contro la squadra di Stellone si rivelerà a questo punto decisivo per il futuro dell'ex tecnico della Samp sulla panchina rossonera: ma prima, giovedì sera, c'è proprio la Samp, in Coppa Italia. Un dittico che potrebbe risollevare il tecnico serbo, o che potrebbe rivelarsi l'ultima parte, decisiva e fatale, di quella che fino ad oggi si è rivelata una via Crucis da tecnico del Diavolo.
SE TELEFONANDO - Alla società non sono piaciuti alcuni comportamenti di Mihajlovic, Berlusconi non è soddisfatto nè del gioco nè del carattere della squadra: nel post-gara di ieri, il serbo se l’è presa moltissimo con l’arbitro, reo di aver danneggiato la sua squadra e di aver condizionato pesantemente il risultato, ma la formazione rossonera è comunque uscita dal campo tra i fischi di San Siro. A differenza che nelle scorse stagioni inoltre c'è anche l'aggravante di un mercato dispendioso: proprio questo forse l'oggetto della lunga telefonata di ieri pomeriggio tra lo stesso presidente del Milan e Adriano Galliani. La pazienza del Cavaliere sta finendo, Berlusconi non si è mai convinto dal progetto tecnico di Mihajlovic al quale adesso manca anche il conforto dei risultati: 24 punti in 15 partite di campionato, esattamente lo stesso bottino di Pippo Inzaghi la scorsa stagione
BROCCHI, PRANDELLI E IL SOGNO CONTE - L'accesso ai quarti di Coppa Italia contro la Sampdoria per Mihajlovic diventa dunque fondamentale: in caso di eliminazione Berlusconi potrebbe già infatti decidere di procedere al clamoroso esonero e cominciare il 2016 con un nuovo allenatore. I nomi più caldi, secondo quanto riportano Corriere dello Sport e Tuttosport sono quelli dei traghettatori Tassotti e Brocchi, magari ,in coppia con Lippi, ma nelle ultime ore sarebbero vertiginosamente salite le quotazioni di Cesare Prandelli. Il sogno per il futuro rimane Antonio Conte. Chi vivrà vedrà: sicuramente ad agosto le premesse erano differenti, in quel della Milano rossonera.
DIMISSIONI? - Secondo il giornalista Luca Serafini, Sinisa Mihajlovic medita di dimettersi: "Non c'è più feeling con la società, non c'è e forse non ce n'è mai stato molto con la squadra, i tifosi l'avrebbero potuto sopportare - in virtù non tanto e non solo dei suoi trascorsi, quanto delle sue dichiarazioni quando stava su altre sponde - solo grazie a risultati che invece non arrivano. Dopo lo sfogo di domenica per un arbitraggio quantomeno distratto, Mihajlovic si è sentito ancora più solo perché in pochi hanno messo l'accento sulla questione da lui sollevata, anzi Galliani non ha risparmiato battute sferzanti e lo stesso Berlusconi è stanco. Poiché non è dal proprietario né tantomeno dall'ad che sarà mai lecito aspettarsi un minimo di autocritica, l'allenatore rossonero ha confidato ai suoi collaboratori più stretti (non è nemmeno la prima volta) il disaggio e la tentazione di mollare. Troppo orgoglioso per aspettare l'esonero. Frosinone diventa il crocevia obbligato delle intenzioni, da una parte e dall'altra. Per salire sull'altare sacrificale Cristian Brocchi è già allertato". Secondo quanto riferito invece da Sky, per ora Mihajlovic non sembra essere a rischio esonero: all’interno della società c’è molta delusione per gli ultimi risultati, ma almeno fino a domenica non si pensa ad un cambio di guida tecnica. Bisogna inoltre ricordare che il Milan paga già 3 allenatori (Seedorf e Inzaghi, oltra al serbo) e vorrebbe per questo tenerlo almeno fino a giugno.
