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    Mexes: 'Mi manca la Roma. Quell'aneddoto su Sensi e un rimpianto che mi tormenta'

    Mexes: 'Mi manca la Roma. Quell'aneddoto su Sensi e un rimpianto che mi tormenta'

    Philippe Mexes, ex difensore della Roma, parla al sito ufficiale dei giallorossi: "Sto bene, nonostante questo periodo brutto. Io sono a Bordeaux, i miei parenti stanno bene. Questa zona si salva un po', ma anche la Francia non sta messa bene. Mi manca la Roma e Roma. I tifosi e l'Olimpico mi sono rimasti nel cuore. Sono stato benissimo a Roma, eravamo un bel gruppo, con alcuni fenomeni come Totti e De Rossi. Siamo riusciti a fare cose buone, con il sostegno dei tifosi. Un bel gruppo il nostro, con tanta determinazione. Siamo partiti con aspettative basse, ma abbiamo raggiunto bei traguardi, sorprendendo tutti, anche i nostri tifosi. Un pensiero a tutti quelli che sono stati mali per questo virus, è un incubo e speriamo che possa passare il prima possibile".

    SU FRANCO SENSI -  "Dopo tutto quello che ho vissuto nella mia carriera, ci sono stati tanti cambiamenti. A Roma sono arrivato quando c'era ancora Sensi, che poi purtroppo se n'è andato. Me lo ricordo quando entrava nello spogliatoio, con il suo bastone e ci diceva la verità. Nell'intervallo di un derby in cui perdevamo, entrò e dopo aver sbattuto il bastone ci disse: "Ma non vi vergognate?". Mi rimarrà per sempre impresso quel momento. Sono cambiate troppe cose nel calcio, ora si chiede solo di vincere, i giovani giocano solo per i soldi. Non mi appartiene questa mentalità, ho cercato di dare il massimo sempre. A Roma sono stato più anni e la passione che ho visto a Roma non l'ho vista da nessun'altra parte".

    SUL GOL ALLA LAZIO -  "Ero in panchina, ci tenevo tanto. Io mi sentivo romano e romanista, volevo far bene e ripagare tutti dell'immagine che avevo dato con quel cartellino rosso. Nel calcio puoi recuperare ai tuoi errori".

    SULLA SCONFITTA CON LA SAMP - "Un ricordo bruttissimo per tutti i romanisti, uno dei più brutti della mia carriera. Pareggiando forse avremmo vinto il titolo, questo sarà un rimpianto a vita per me. È stato bravo Pazzini e un po' stupidi noi".

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