Il Torino ha la sua 'diga':| La mediana ora è solida
Il Toro ha la sua diga a centrocampo: lì in mezzo non si passa. L'intesa tra Gazzi e Brighi è ormai consolidata: l'ex Bari si sta confermando sui soliti altissimi livelli mentre l'ex giocatore della Roma è rinato col passare delle gare e grazie alla fiducia che Ventura ha saputo trasmettergli anche durante il mercato di gennaio, quando proprio Brighi sembrava destinato a partire. L'allenatore genovese e il mediano si sono confrontati e hanno trovato il modo per andare avanti insieme: 'Io ti faccio giocare, ma tu fammi vedere quanto vali, senza risparmiarti', è quanto Ventura avrebbe voluto dirgli. E infatti proprio questo è accaduto: Brighi è tornato a rendere secondo i suoi standard, con la squadra che non ha potuto che beneficiare del suo ritorno: 19 partite finora disputate con 1.471 minuti di gioco collezionati e due reti all'attivo. Stesso numero di gol ma 28 presenze per Gazzi, che ha messo insieme 2.589 minuti in campo, firmando anch'egli due volte il tabellino.
Nel contributo alla squadra in fatto di gol, dando uno sguardo ai centrocampisti non c'è solo Gazzi o Brighi, ma un reparto intero, che con Basha arriva a segnare cinque gol in questa stagione. A secco di gol Vives, ma l'ex Lecce è più uomo di interdizione che di qualità e finalizzazione. In ogni caso, è chiaro come per Ventura questo reparto sia ormai modulato al punto giusto: diga in fase difensiva, propositivo in fase di attacco. Il turnover, inoltre, assicura al Toro l'equilibrio necessario, sia dal punto di vista fisico che tattico: se non c'è Brighi, c'è uno tra Basha (13 presenze con 986 minuti giocati) e Vives (18 apparizioni per un totale di 1.286). Chi è imprescindibile è Gazzi: l'ex Bari è una certezza anche a Torino, ancora sotto la guida tecnica di Ventura.
Insomma, il tecnico granata ha trovato la quadratura del proprio cerchio con questi uomini e con questo reparto: la mediana del Toro è una garanzia. C'è l'unione di intenti e la voglia di essere tutti protagonisti, anche giocando meno: se aiutato dal resto della squadra, il reparto mediano può esser l'arma in più dei granata. Ventura è stato bravo a tenere su altissimi livelli Gazzi, ma anche e soprattutto nel recuperare un giocatore come Brighi: con questi due elementi, il tecnico ligure si è costruito delle certezze per questa stagione, con una diga capace di trovare il gol e di aiutare la difesa nella protezione della propria porta. Con questi presupposti, in questo finale di campionato e con una salvezza ormai praticamente raggiunta, il Toro potrà sognare qualcosa di meglio di una semplice salvezza.
(CronacaQui Torino)