Calciomercato.com

  • Getty Images
    Marotta: 'Milan? Coi giovani non si vince. Palese torto arbitrale' VIDEO

    Marotta: 'Milan? Coi giovani non si vince. Palese torto arbitrale' VIDEO

    (ENGLISH VERSION)

    Come sempre al centro dell'interesse degli azionisti della Juve c'è l'aspetto sportivo, con le operazioni di calciomercato al centro della richiesta di dettagli e trasparenza. Come sempre tocca all'amministratore delegato e direttore generale Beppe Marotta analizzare punto per punto, conuna premessa d'obbligo votata alla crescita: “Grazie a tutti gli azionisti, anche le critiche più aspre meritano una risposta esaustiva perché denotano grande attaccamento alla causa. Colgo le critiche per una campagna acquisti incompleta come un obiettivo in futuro per ottenere sempre il massimo, operazioni come Witsel e Matuidi non si sono concluse per decisioni non nostre ma di altri club, ma la volontà è sempre quella di ottenere il massimo. Parlare di campionato italiano, dove siamo protagonisti indiscussi, è più facile che parlare di Champions: diverso parlare di campionato rispetto ad un torneo come la Champions, dove gli episodi fanno davvero la differenza e dove non sempre può vincere la più forte. La rosa che abbiamo a disposizione riteniamo sia soddisfacente per puntare ai nostri obiettivi, anche senza Witsel e Matuidi, non sarebbe corretto definirlo diversamente nei confronti di chi c'è.

     

    POGBA - “In passato abbiamo concluso una negoziazione di circa 1.5 milioni di euro, per evitare che il Manchester United avviasse procedure legali contro il giocatore che ritardava il tesseramento. Negli anni abbiamo poi sostenuto un costo. Noi mai avremmo voluto cederlo, il giocatore ha però dichiarato di voler vivere un'esperienza diversa, anche magari di guadagnare di più: avremmo potuto garantirglielo, ma questo avrebbe creato una spaccatura nello spogliatoio. Le richieste economiche non ci trovavano d'accordo, ha spinto per andare via e allora non abbiamo nemmeno provato ad intavolare una trattativa perché non c'erano più i presupposti. Di 105 milioni la cessione, con un bonus importante nel caso in cui rinnovasse con il Manchester United o venisse ceduto per una cifra superiore ai 50 milioni. Dai 105 milioni si arriva ad una plusvalenza di bilancio di circa 95 milioni. Nel frattempo avevamo raggiunto un accordo con la società di Mino Raiola, secondo la quale in caso di cessione fino ai 90 milioni avremmo garantito 18 milioni, cui aggiungere fino ad un massimo di 9 milioni nel caso in cui la cessione fosse avvenuta per una cifra superiore, per un totale di 27 milioni che dovremo corrispondere alla sua agenzia. Rimane un impatto economico di 72 milioni che rimane una cifra straordinaria. Avremmo voluto costruire attorno a lui una squadra competitiva, è voluto andare via e ci siamo mossi di conseguenza”.

     

    HIGUAIN – "Già in precedenza avevamo previsto interventi per alzare comunque il livello della squadra. Quello di Higuain lo abbiamo ritenuto un intervento prioritario rispetto a qualunque altra operazione di mercato, in concerto con tutto il consiglio. Al fine di arrivare a una conclusione positiva, abbiamo deciso di sfruttare questa clausola da 90 milioni pagabili in due rate, con ammortamento previsto su base quinquennale”.

     

    IL VIVAIO E L'ALTRO MERCATO - “Gli investimenti del settore giovanile sono misurati e nella logica. Ci sono trofei ottenuti, siamo stati finalisti nel campionato Primavera perdendo ai rigori con la Roma, avremmo potuto celebrare vittoria Scudetto anche con la nostra seconda squadra. Poi c'è il secondo mercato, non legato alla prima squadra, ma può generare plusvalenze importanti senza magari vestire mai la maglia della prima squadra: penso ad Immobile, a Masi e a tanti altri. Certamente l'obiettivo prioritario è quello di generare giocatori da prima squadra, che però è molto competitiva quindi diventa difficile da raggiungere. Si deve fare gradualmente, abbiamo 55 giocatori in prestito, speriamo che qualcuno possa arrivare e consolidarsi per la nostra prima squadra”.

     

    ETA' MEDIA - “Il Milan? Complimenti a loro, ma Galliani ha dovuto fare di necessità virtù, operando con una disponibilità economica ristretta. Con i giovani non si vince nessun titolo, la nostra età media avanzata non è un limite, oggi ci sono campioni che arrivano quasi ai quarant'anni: siamo molto attenti a creare mix tra giovani ed anziani, guardate Kean che ha solo 16 anni e potrebbe anche giocare titolare”.

     

    CUADRADO, ZAZA, COMAN - “Cuadrado: prestito da 5 milioni per tre stagioni sportive. Nel caso in cui dovessimo vincere lo Scudetto, ci sarà un riscatto a 20 milioni per un'operazione complessiva da 25 milioni. Per Zaza si tratta di un'operazione opposta, l'obbligo di riscatto arriverà alla quattordicesima presenza. Coman ha un diritto di riscatto a 21 milioni, magari il Bayern non lo riscattasse: ci ritroveremmo con un giovane di alto livello dopo aver incassato sette milioni e dopo un biennio in una grande squadra come il Bayern. Ma temo proprio che il Bayern lo riscatterà”.

     

    RIZZOLI - “Sabato con il Milan abbiamo subito palesemente un torto arbitrale, ma abbiamo evitato esternazioni pesanti. Ho avuto un confronto molto civile al termine della partita col Milan, lui ha risposto e ci siamo limitati a quella situazione. Mai l'arbitraggio dovrà diventare alibi, la Juventus dovrà vincere anche nel caso in cui affrontasse episodi arbitrali sfavorevoli. Situazioni che credo in un campionato vadano sempre a bilanciarsi”.



    MAROTTA SU RIZZOLI: "Non possiamo cercare alibi come quello dell'arbitraggio. Siamo forti realmente, dobbiamo riuscire a vincere anche nel caso di errori arbitrali. Con Rizzoli ho parlato a nome della squadra, dei giocatori, della società. Era doveroso. Sono entrato nella casistica, ma sono situazioni molto soggettive. La discrezionalità è necessaria, mi limito a questa analisi.

    MAROTTA SUL MILAN: "Ho fatto quel riferimento all'investimento di Galliani sui giovani ragionando rispetto al primo periodo dell'era Berlusconi dove sono stati fatti investimenti importanti raggiungendo gli obiettivi, oggi situazione diversa. Il Milan ha dimostrato di poter recitare un ruolo importante nonostante fosse partito con altre ambizioni, forse anche per questa leggerezza. Siamo additati come la squadra più forte e ci riteniamo la squadra più forte, ma non sempre vince la squadra più forte. Noi abbiamo l'obbligo di arrivare in fondo ai nostri obiettivi. Senza creare alibi, anche quell'episodio è arrivato sullo 0-0 e poi abbiamo perso 1-0 solo dopo.

    SU HIGUAIN E PJANIC: "Clausola rescissoria è uno strumento moderno che il sistema italiano non ha recepito tanto bene, tra il caso Pjanic ed Higuain c'è una differenza notevole in ambito di diritto. Abbiamo l'obbligo di monitorare quello che avviene su tutto il sistema calcistico, in questo caso abbiamo sfruttato un'opportunità anche costosa ma congrua per quel che riguarda il livello del giocatore. Sembra che tutti abbiano timore che la Juve voglia portare via un giocatore, non ci dev'essere nessun timore perché siamo contenti di aver speso questi soldi perché riteniamo di averli spesi bene. Ma anche il Napoli deve essere contento per avere incassato una cifra importante.".


    Altre Notizie