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    Manovra stipendi Juve, Agnelli ricorre al Collegio di Garanzia del Coni

    Manovra stipendi Juve, Agnelli ricorre al Collegio di Garanzia del Coni

    Andrea Agnelli non si arrende e prosegue la sua battaglia davanti alla giustizia sportiva per vedere riconosciute le proprie ragioni in merito alla manovra stipendi da lui approvata alla Juventus per le stagioni 2019/2020 e 2020/2021. Dopo che la Corte di Appello Federale aveva parzialmente accolto il suo ricorso contro la squalifica di 16 mesi e la multa di 60.000 comminate in primo grado dal Tribunale Federale Nazionale, riducendo l’inibizione a 10 mesi e la sanzione pecuniaria a 40.000 euro, l’ex presidente della Juve si rivolge all’ultimo tribunale competente in materia sportiva.

    Questo il testo del dispositivo: “Il Collegio di Garanzia dello Sport – si legge nella nota del CONI – ha ricevuto un ricorso presentato dal dott. Andrea Agnelli contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Procura Federale della FIGC avverso la decisione n. 0032/CFA-2023-2024 della Corte Federale di Appello della FIGC, Sezioni Unite, emessa in data 28 agosto 2023 e depositata in data 6 settembre 2023, nell’ambito del procedimento Prot. 27907/336pf22-23/GC/gb e n. 0017/CFA/2023-2024, con la quale, in parziale accoglimento del reclamo del suddetto ricorrente avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare n. 0011/TFNSD-2023-2024 del 10 luglio 2023, depositata il 20 luglio 2023 (che aveva irrogato, nei confronti del dott. Agnelli, la sanzione dell’inibizione per la durata di 16 mesi e dell’ammenda per € 60.000,00 in relazione ai capi A e B, disponendo invece il proscioglimento del deferito in relazione al capo C), è stata riformata la decisione di primo grado e, per l’effetto, irrogata, nei confronti del dott. Agnelli la sanzione dell’inibizione della durata di 10 mesi e la sanzione dell’ammenda di € 40.000,00”.

    Per questo stesso filone di indagini portato avanti dalla Procura della Repubblica di Torino e dalla Procura Federale, la Juve aveva patteggiato una sanzione di 718.000 lo scorso 30 maggio, mentre i dirigenti ritenuti responsabili avevano ricevute le seguenti condanne: 47mila a Fabio Paratici, 35mila a Pavel Nedved, 32mila a Federico Cherubini, 18,5mila a Cesare Gabasio, 15mila a Paolo Morganti, 11,75mila a Giovanni Manna e 10mila a Stefano Braghin.

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