Maldini: 'Il Milan creda in Gattuso'
L'ex banidera del Milan e della Nazionale, Paolo Maldini ha parlato alla Gazzetta dello sport a margine della mostra Il mito del calcio delle sue due vecchie squadre e dei progetti futuri.
SUI FIGLI CALCIATORI - "Io ho lasciato che fossero i loro allenatori a parlare di tecnica e di tattica. Io ho solo spiegato come bisogna comportarsi in campo: da uomini, non solo da calciatori".
GATTUSO - "Rino sta dando idee di gioco e sta trasmettendo le sue convinzioni. Si vede anche dall’intensità degli allenamenti. Si è trovato in una situazione complicata, ma adesso sta raccogliendo i primi frutti. Naturalmente ha bisogno di tempo. Sarà valutato in base ai risultati, ma è chiaro che non gli si può chiedere la qualificazione alla Champions. Quello era l’obiettivo di inizio stagione, ma poi la realtà si è dimostrata diversa".
APPARTENENZA AL MONDO MILAN - "E’ difficile parlare di senso di appartenenza dopo che sono cambiati i dirigenti, molti allenatori e quasi tutti i giocatori. Però il calcio non è solo tecnica e tattica: è anche mentalità, capacità di stare in gruppo, sacrificio. E Rino può trasmettere i valori giusti".
MONDIALE E FIGC - "L'eliminazione? Brucia ancora... Una sensazione bruttissima. Ma temo che non si sia colta la gravità di quello che è accaduto. Per due settimane c’è stata una sollevazione popolare, poi tutto è tornato come prima. C’è un sistema difficile da scalfire. Credo che vada supportato Tommasi che ha avuto il coraggio di candidarsi e ha la conoscenza per rimettere il calcio al centro del programma".
BUFFON - "Buffon ha solo 40 anni? Impossibile... Scherzi a parte, non ha ancora annunciato che smette di giocare. Se non dovesse battere il mio record sarei contento per me, ma se invece ci riuscisse sarei onorato che fosse lui a superarmi. E’ il più grande portiere degli ultimi 30 anni".