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  • LITTLE ITALY Coppari, italiano in Thailandia: 'La cuoca, la doccia a casa...'

    LITTLE ITALY Coppari, italiano in Thailandia: 'La cuoca, la doccia a casa...'

    Una carriera tra serie D e Lega Pro, l'esordio in serie B con la maglia del Mantova, poi Poggibonsi e Mezzocorona. Fino alla nuova avventura in Thailandia. Carlo Coppari, centrocampista offensivo classe 1989, racconta a calciomercato.com la sua scelta di lasciare il calcio italiano per vestire la maglia del Football Club Krabi, squadra della serie B thailandese.

    Com'è nata l'idea Thailandia?
    E' nata in maniera un pò casuale, navigavo in internet con la mia ragazza e vidi che un mio amico aveva scelto laThailandia per giocare con l'Fc Pukhet, squadra di seconda divisione. Mi sono incuriosito, su due piedi non volevo andare a giocare così lontano, ma volevo saperne di più. Gli ho chiesto le informazioni del caso e mi sono fatto dare il numero del suo agente Fifa thailandese. Che mi ha proposto il Krabi.


    Cosa ti ha convinto accettare?
    Ci ho pensato un pò, ma alla fine ho accettato. Volevo fortemente un'esperienza all'estero, è un'idea che ho sempre avuto, che mi ha sempre affascinato. Se ci metti anche il fatto che il calcio italiano vive un periodo difficile, soprattutto nelle serie minori, e che l'offerta economica era buona, ho preso la palla al balzo. Nella scelta finale è stata importante la mia ragazza, che mi ha sempre parlato bene della Thailandia.

    Qual è stato il primo impatto? Le difficoltà?
    Il primo impatto con la Thailandia è stato molto positivo, è un paese meraviglioso che offre tanto. Per quanto riguarda l'aspetto calcistico ho avuto qualche problema, le abitudini e i meccanismi sono diversi rispetto all'Europa. Devo dire che società e compagni mi sono stati molto vicini. Resta l'ostacolo lingua, ma fortunatamente il mister parla un pò d'inglese, e quando non capisco c'è qualche compagno che aiuta.

    Dove vivi e con chi? La società ti ha messo a disposizione un alloggio?
    Al mio arrivo il club mi ha messo a disposizione un hotel, ora vivo con la mia fidanzata e insieme abbiamo preso una casa in città.

    Com'è il calcio in Thailandia? la tua squadra? Che ambizioni ha?
    Il calcio è in crescita, ha delle lacune tecnico e soprattutto tattiche ma tutto sommato è di buon livello. I club hanno disponibilità economica e investono molto, basta pensare che l'anno scorso una squadra ha ingaggiato Robbie Fowler (ex attaccante del Liverpool ndr). Il Krabi è in fase di costruzione, la rosa non è ancora al completo, arriverà qualche altro giocatore nelle prossime settimane. Il presidente nel giro di due stagioni vuole approdare in Premier League, la prima serie thailandese.

    Gli allenamenti? C'è qualche curiosità che ci vuoi raccontare?
    Gli allenamenti sono più o meno simili all'Italia. Siamo in piena preparazione e quindi si fatica molto. Mi hanno colpito gli orari e alcune abitudini: ci sono sedute alle 7 del mattino, a volte anche alle 6, per evitare le ore più calde della giornata. Se l'allenamento è alle 4 del pomeriggio uno può arrivare anche due minuti prima. Dopo la seduta c'è una cuoca che cucina per tutti e finito di mangiare ognuno si va a fare la doccia a casa propria.

    Quando non ti alleni che fai? C'è qualcosa della vita di tutti i giorni che ti ha colpito?
    Abito in una delle zone più belle della Thailandia e quando non mi alleno non perdo occasione per affittare una barca insieme alla mia fidanzata e andare al mare sulle isolette. I thailandesi, pur non essendo un popolo ricco, hanno sempre il sorriso e cercano di aiutarti in qualsiasi modo.

    La Thailandia  è una rivincita?
    No, credo di no, la considero un' esperienza di calcio e di vita. Spero di fare bene e ripagare tutte le persone che mi stanno aiutando. Il calcio non esiste solo in Italia, ormai tutti i Paesi del mondo sono attrezzati e all'avanguardia e consiglio esperienze del genere.Ti arricchiscono in un modo incredibile.


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