Lele Adani fa le carte al deby: 'Zapata, che giocatore. Il Genoa dovrà attaccare'
Secondo il commentatore, i favori del pronostico vendono leggermente dalla parte blucerchiata della città: "Nell’ultimo periodo il percorso è stato simile: prima molto bene, poi una piccola flessione e ora la ripresa. Complessivamente, però, bisogna distinguere: il campionato della Samp è ottimo, frutto di un percorso iniziato l’anno scorso, con il solo neo dei troppi gol presi: se la gioca con Fiorentina e Atalanta per l’Europa. Il Genoa, invece, è salvo, ma si è rimesso in piedi con l’arrivo di Ballardini che ha profuso uno sforzo incredibile, con una decina di gare clamorose. Vedo favorita leggermente la Samp, 55 a 45: ha più qualità, è più evoluta, predisposta a giocare per vincere ed è in casa. Ma il Genoa ha trovato equilibrio e nel derby tutto cambia in un attimo". La differenza tra Ballardini e Giampaolo è piuttosto evidente: "Il primo ha inciso tanto sull’aspetto mentale. Il Genoa è sempre costretto a vivere le gare sull’equilibrio, ha vinto spesso al 90’. Magari la prestazione è simile a quella che forniva con Juric, ma prima al 90’ perdeva, ora vince. Vuol dire che c’è più compattezza, forza morale, spirito di reazione: ecco perché, dopo uno sforzo del genere, un po’ di calo era inevitabile. Però Ballardini ha ereditato la squadra, non ci ha potuto far vedere cosa avrebbe fatto se fosse stata più sua. Mentre Giampaolo ha costruito una Samp a sua immagine e somiglianza, con un percorso più profondo, nella scia del calcio proposto a Empoli: ha impostato un gioco fatto di fraseggio, palleggio, entusiasmo, tecnica e 'protagonismo', nel senso che se la vuole sempre giocare. Giampaolo imposta la difesa in linea con le idee di Delneri e Sarri, come pochi fanno in Italia" prosegue Adani. "Ha una cura maniacale della linea, con l’ambizione di poter difendere in 4 contro 11, sincronismi perfetti che hanno sempre funzionato, come dimostrano i pochi gol subiti anche con piccole squadre. Quest’anno, però, con la tanta qualità che mette in campo, è più esposto, vulnerabile. La sua è una scelta consapevole ma 46 gol presi sono troppi visto che lui dà ai suoi gli strumenti per difendersi bene. La Samp è mentalmente proiettata a proporre gioco e ogni tanto cala l’attenzione, ma anche se fai gioco devi curare le due fasi: senza questo limite avrebbe 56 punti in più".
Secondo l'ex giocatore di Inter e Fiorentina, i rossoblu hanno un'unica strada per vincere il derby: "Il Genoa non dovrà solo subire, la Samp va in difficoltà se è contrattaccata" spiega 'Lele'. "Se ti consegni alla Samp, loro palleggiano, affondano quando devono ed è solo questione di tempo, il gol arriva Anche perché hanno Zapata, eccezionale, sottovalutato ma da top club, uno che ti dà tecnica nella forza, ti fornisce la soluzione diretta, decisivo all’andata con due assist. Però la Samp subisce la sofferenza più del dovuto e se obblighi i centrocampisti a correre indietro li metti in difficoltà. Uomini partita? La Samp ha qualità in mezzo: Torreira, Praet o Ramirez, discontinuo ma dai grandi colpi. Però spesso sono decisivi gli attaccanti. E gli errori: chi ne fa meno vince. E allora dico Lapadula, che contro il Cagliari si è costruito il suo gol ed è in ripresa. Mentre nella Samp, c’è l’intesa speciale tra Quagliarella, se recupera, e Zapata, che può fare la differenza: per numero di gol e assist è difficile trovare una coppia così in Italia".