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    Leccemania: difficoltà a recuperare lo svantaggio e la mancanza di piani alternativi

    Leccemania: difficoltà a recuperare lo svantaggio e la mancanza di piani alternativi

    • Stefano Gennari
    Ancora zero punti e altrettante le reti (non) segnate dai giallorossi nelle ultime tre partite, di cui due al Via del Mare che tanto aveva fatto tremare le big. Effettivamente, lo stadio di casa non ha portato così bene quando i giallorossi sono andati in svantaggio e in questo sta incidendo anche, evidentemente, la mancanza di un piano tattico alternativo al consueto schieramento tattico di Baroni, che raramente ha osato a modificare in situazioni da rimontare.

    STERILITA’ OFFENSIVA E CAMBI – Baroni si è detto soddisfatto della prestazione ma questa non coincide con la concretezza dato che i numeri dei tiri in porta sono stati rispettivamente: uno con il Torino, uno con l’Inter, zero con il Sassuolo e due con l’Atalanta (ossia i due gol). Problema che si sta palesando sia in situazione di parità, quando comunque la squadra prova a creare occasioni con pazienza, ma che si aggrava in condizione di svantaggio come visto anche contro il Torino quando l’area di rigore non era abbastanza affollata da poter rendere appetibili i cross e il povero Colombo poteva fare ben poco contro i difensori granata. Se poi il lavoro della punta è relegato a fare da sponda lontano dalla porta, senza inserimenti delle ali o centrocampisti, si comprende la difficoltà a tirare verso la porta.

    Per quanto riguarda i cambi, per vedere un Lecce a trazione anteriore si sono aspettati gli ultimi minuti, ormai a risultato compromesso, per inserire Banda. Questa è stata praticamente una costante di Baroni che ha cambiato spesso e volentieri solo ruolo per ruolo senza mai osare qualcosa in più. Vero che quando la squadra era nel pieno della forma bastavano anche normali sostituzioni per dare la scintilla necessaria ma, vedendo la prestazione di domenica, evidentemente si poteva rischiare qualcosa in più.

    NUMERI DA SVANTAGGIO – Gli ultimi risultati, uniti alle prestazioni praticamente simili per difetti e lacune, evidenziano l’incapacità dei giallorossi di recuperare situazioni di svantaggio, soprattutto al Via del Mare. Numeri alla mano, infatti, il Lecce è andato in svantaggio in nove dei tredici incontri disputati e solo in uno di questi ha ribaltato il risultato (contro la Lazio), ha pareggiato in tre e perso in cinque ottenendo una media di 0,67 punti a partita da questa situazione. Cambia la statistica quando sono stati i giallorossi a segnare la prima rete, ossia in quattro dei tredici match: in questa circostanza non hanno mai perso, vinto una volta e pareggiato tre per una media di 1,50 punti a partita. In questi numeri si racchiude l’incapacità di recuperare che si è gravemente unita alla mancanza di una reazione tale da creare reali chances, perché il possesso palla e il dominio territoriale servono a poco se l’area di rigore non è riempita adeguatamente e latitano i tiri verso la porta. Serviranno urgenti risposte soprattutto dai prossimi turni, entrambi fuori casa, con Fiorentina ed Empoli per dare nuove e positive risposte.
     
     

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