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    Laziomania: Sarri, lo ha visto? Luis Alberto è un'opera d'arte

    Laziomania: Sarri, lo ha visto? Luis Alberto è un'opera d'arte

    • Luca Capriotti
    Sarri, hai visto? Dicono, le voci, i ben informati, che al Napoli e Sarri piaccia tanto Luis Alberto. Pensate! Gli piace! Annunciazione! Annunciazione! Ma certo che gli piace: Luis Alberto è semplicemente un'opera d'arte. O almeno ha qualcosa a che fare fortemente con l'arte, con l'artista. Come se fosse un tocco di pennello. E c'è qualcosa di incredibilmente artistico, ma nel senso profondo, nel primo gol con cui colora la Spal: una serie di tocchi di pregevole fattura, venghino siori venghino, questa è l'Arte. Nella squadra dicono sia magico, come se sfuggisse alla mente quello che riesce a fare: ma gli occhi no, gli occhi si riempiono delle sue giocate, del suo assist per Immobile. Fatto sta che quando lo stesso Milinkovic va a lanciare Immobile, sembrano tutti chiedersi: anche lui, anche lui è della stessa scuola? 

    Chiaro che il rigore (definito nettissimo da Tagliavento, bontà sua) ha sbattuto in faccia a tutti che l'arte a volte non basta. La Spal è squadra organizzata, tenace, combattiva, ha fatto di tutto per non fare la figura di chi l'arte non la capisce. Ha provato a mettere in difficoltà la Lazio sul campo dell'aggressività, sfruttando tutte le occasioni che la difesa (allegrotta) della Lazio ha saputo concedere. 

    A proposito di concedere: pare che de Vrij si sia concesso il beneficio del dubbio: l'olandese ci sta pensando, Inzaghi lo descrive come lacerato, ed è sempre meglio di uno che ha già scelto di andare via. Al netto di una prestazione un po' balorda in genere della difesa (qualche errore di troppo contro la Spal), l'Inter è avvisata, il Barcellona non faccia orecchie da mercante: la decisione non è presa. O forse è solo in attesa di qualcosa di meglio, ma è un pensiero cattivo da domenica mattina euforica, dopo una bella vittoria che fa iniziare bene, meglio il girone d'andata. Ma tu, Sarri, lo ha visto? Perché certo Immobile si porta a casa il pallone e un altro gol supplementare, un poker pazzesco che seppellisce un 2017 meraviglioso, ma chiuso senza qualificazione ai Mondiali. Immobile è lo specchio di quanto un allenatore possa incidere: con la Lazio clamorosamente in palla, con la Nazionale non gli arrivava un pallone. Certo, certo, continuiamo a dire che la colpa è sua, che non segnava: qui le responsabilità del mister, nel bene e nel male, sono talmente macroscopiche, che perfino Ventura, riguardando la sua Nazionale, dovrebbe accorgersene. 

    E poi non dimenticate, quando siete tristi, di rivedervi il primo gol di Luis Alberto. Dicono che l'Arte, o il bello, abbiano questa incredibile caratteristica: facciano sentire felici. E tutti abbiamo bisogno di un po' di felicità supplementare, no, Sarri? Guardalo bene, ma ricordati: il valore di Luis Alberto non esiste, è inestimabile. Forse davvero ha qualcosa di magico. Come un'opera d'arte. 

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