Laziomania: il calcio fa schifo, Beppe! Inzaghi e i suoi da incornicare, ma gode l'Inter
Luca Capriotti
Il calcio è ingiusto, Beppe. Il calcio a volte fa proprio schifo. È uno sport che si basa su rimpalli e millimetri, tocchi e errori minuscoli, nervi e testa, quelli che si chiamano episodi e su errori di lungo raggio. Ora prima di tutto, diciamolo subito: questa stagione della Lazio è da mettere in una dannata teca. È stata bella, emozionante, francamente giocata a ritmi pazzeschi. La Lazio di Inzaghi è stata bella da vedere come quasi nessuna squadra in Italia, ha fatto meravigliare addetti ai lavori e spettatori. Ha riempito uno stadio incredibile all'ultima giornata, dopo essersi giocato il match point a Crotone, al netto di un campionato fortemente azzoppato da VAR, arbitri, erroracci, una rosa francamente scarna e con alcuni impresentabili (ora possiamo dirlo), e da un mercato di gennaio inesistente. Ah, aggiungo una gestione birbante del caso de Vrij da parte di almeno una delle parti in causa (e non parlo della Lazio) e infortuni da andarsene a Lourdes per un mese. Lode e onore ad Inzaghi che ha regalato un sogno meraviglioso, ha creato e messo in essere connessioni speciali tra giocatori pazzeschi come Luis Alberto, Milinkovic, Immobile, che ha infranto record e ha fatto innamorare. Lode e onore a questa Lazio, shame on un certo braccino corto a lungo raggio nei momenti decisivi: nel mercato di gennaio e a Salisburgo come a Crotone, la Lazio è venuta a mancare quando non doveva. Il calcio fa schifo perché questa Lazio meritava la Champions, l'Inter ci è arrivata dopo una stagione quadrata ma francamente al di sotto delle aspettative. Sul campo la Lazio ha trovato e provato tra andata e ritorno almeno di valere l'Inter, se non di superarla in bellezza. Ma a volte il calcio fa schifo per quanto della bellezza se ne sbatte altamente. Il calcio fa schifo perché si connette con potenza alla vita, e qualcuno rimpiangerà per sempre di non essere andato allo stadio (come chi scrive) perché francamente è stato meglio ammirarla questa Lazio che non averla mai incontrata. E c'è chi, come chi scrive, forse potrebbe vigliaccamente ringraziare la nascita del figlio perché questo è un vero dolore, al netto di un campionato così bello, e non esserci lo attutisce, forse. Ma l'assenza ha impedito a chi scrive di fare quello che avrebbe dannatamente voluto: fare un fottuto applauso a questa Lazio. Il calcio fa schifo, Beppe, ma quanto è bello il calcio, quanto è stata bella questa Lazio, figlio mio.