Lazio, quanti applausi!| Ma si cerca il 'basso profilo'
Il primato della Lazio fa rumore. I media gli hanno dato risalto, titoloni sono stati riservati ai biancocelesti, che oltre al primo posto in classifica hanno ritrovato il gol di Zarate. Maurito è l'emblema della vittoria contro il Chievo, il simbolo da celebrare per sottolineare il buon momento laziale. In Argentina il talento di Haedo viene seguito e, nei momenti di gloria, esaltato. Il giornale Clarin ha titolato 'Lazio, bien arriba Zarate' (Lazio in alto con Zarate), mentre La Capital apre con 'Con un gol de Mauro Zarate, Lazio venció a Chievo' (La Lazio vince con un gol di Zarate).
Maurito ha ritrovato il gol che gli mancava dal 14 febbraio scorso a Parma, un gol pesante che ha proiettato la Lazio in testa. Ma se dall'esterno i fari sono stati puntati sulla compagine di Edy Reja, all'interno l’imperativo è mantenere un profilo basso. La Lazio si gode la vetta che, dopo 5 giornate, mancava da due anni. Nella stagione 2008-2009, la squadra di Delio Rossi veniva trascinata nelle prime giornate dal neo-attaccante laziale Zarate, che stupiva tutti con le sue prodezze. A quel punto del campionato Maurito aveva già segnato 6 reti (2 a Cagliari e Torino, una Sampdoria e Milan) e mostrato numeri di alta scuola. La Lazio volava, con un calcio offensivo che produceva gol: 12 punti in classifica, 2 in più di adesso, con 13 reti all’attivo (ora è a 7) e 6 al passivo (attualmente 5).