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    Lazio, Pedro: "Contro la Roma ho sempre più voglia di vincere. Ho consigliato a tanti big di venire qui"

    Lazio, Pedro: "Contro la Roma ho sempre più voglia di vincere. Ho consigliato a tanti big di venire qui"

    Questo sarà l'ultimo anno di Pedro alla Lazio. Forse anche il suo ultimo anno da giocatore, ma in tal senso una decisione definitva non l'ha ancora presa il campione spagnolo. Sulle colonne del Tempo però l'ex Barcellona, Chelsea e Roma, in una lunga intervista ha dichiarato che: "Mi piace stare qui, con i compagni e con i tifosi della Lazio. Non so se smetterò di giocare a calcio, ma fino a quando starò qui, darò tutto per il gruppo. Se resto non lo so, ma io vorrei stare qui fino alla fine del mio contratto".

    NUOVA LAZIO – Pedro ha parlato delle prime impressioni sulla nuova squadra che sta allestendo la Lazio: "È una squadra buona; la società sta iniziando ora un nuovo progetto, con tanti giovani, ma abbiamo già una squadra forte. Poi ogni anno è diverso. Abbiamo appena iniziato ma il nostro obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile. Vedo che i nuovi sono tutti ragazzi ambiziosi. Avranno bisogno di tempo, ma hanno la giusta mentalità, la corsa, la velocità, le qualità e la forza per poter fare bene. La società a fatto questo tipo di inversione, ma tutti quelli che sono venuti qui hanno iniziato alla grande. Mi piace molto in particolare Noslin, è rapido e ha un gran tiro. Io con il passare dell’età trovo sempre pià difficile giocare sulla fascia. Ho parlato con il mister e per me adesso è meglio giocare lì dietro la punta. Posso aiutare di più la squadra in quella posizione". 

    NOMI - "A volte i giocatori di nome non mantengono le aspettative. È ovvio che i giocatori forti, di nome ti danno una grossa mano e ti aiutano di più. Adesso però non lo abbiamo e dobbiamo pensare solo a quello che abbiamo. Poi se arriva qualcuno è benvenuto. Io per esempio ho consigliato a tanti giocatori miei ex compagni, di venire qui. Da De Gea a Thiago, che adesso sono senza contratto. Ho detto a tutti di venire qui, magari stare due anni e giocate sicuro. Lo avevo detto anche a Jordi Alba, adesso a Marcos Alonso. Cerco sempre di portare qualcuno qua, ma è difficile".

    LA SCORSA STAGIONE E LA PROSSIMA –  "Difficile spiegare a parole cosa sia successo. Le cose non sono andate bene, noi giocatori non stavamo nella miglior forma per lavorare e fare risultati. È stato un anno complicato per tutti e vogliamo cancellare quello che è successo. Ci siamo lasciati dietro le cose negative e adesso siamo un gruppo forte e unito. Dobbiamo sempre pensare al collettivo e non al singolo, perché non abbiamo delle stelle. È uno spogliatoio sano, forte, con la giusta mentalità. Chi è arrivato sta portando fiducia, dinamismo, qualità. Tutte cose che mi piacciono. Magari mancava un po’ lo scorso anno. Mister Baroni ha un’idea molto chiara. Vuole andare sempre avanti, pressare alto. È un allenatore che gli piace giocare a calcio, muovere la palla e andare al cross. Manca andare in campo e cercare di ottenere i risultati. Perché se non vinci arrivano le critiche, poi la negatività, per questo è importante essere tranquilli. Anche in Europa dobbiamo credere di più in noi. alla fine siamo una squadra forte. È vero che tanti non hanno giocato le coppe, che per il mister è un’esperienza nuova, ma possiamo fare un bel percorso senza pensare troppo avanti. La Lazio deve essere sempre in Europa"..

    DERBY – "Ho sempre detto che nella Lazio ci sono questi valori che come persone mi piacciono tanto. Un derby è sempre speciale, a volte la tensione ti fa andare sopra le righe, a volte può succedere. È una partita molto difficile, speciale per me, soprattutto per il mio passato, quindi per me è difficile contenere quella tensione. Contro di loro ho più voglia di vincere".

    GILA - "Tra poco Mario sarà nel giro della Nazionale ne sono certo. So che in Spagna lo seguono molto da vicino. È un difensore molto forte. Ha tutte le caratteristiche per diventare un grande giocatore, anche a livello internazionale".

    IMMOBILE - "Perdere un simbolo, non è un semplice calciatore. Qui alla Lazio Ciro ha fatto la storia, con il suo atteggiamento, come persona. Ha sempre difeso la Lazio prima di sé stesso".

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